Sydney – Ricorda un giorno di ordinaria follia ma non è un film, è un fatto accaduto realmente: a Sydney, un uomo si è messo alla guida di un APC , un mezzo corazzato , e si è lanciato contro sei torri per la telefonia mobile, abbattendole.
La CNN riporta le gesta del D-fens dei giorni nostri, il 45enne John Robert Patterson, che è stato fermato dopo un rocambolesco inseguimento a cui hanno preso parte 20 pattuglie della polizia. Ai comandi del piccolo carro armato, è riuscito a sferrare il suo personalissimo attacco contro sei torri per antenne di telefonia mobile e, al momento dell’arresto, si stava dirigendo risoluto verso la sua settima vittima.
Il folle aggressore di torri è stato reso innoffensivo, arrestato e condotto in prigione. Le accusa formulate contro di lui dal magistrato sono di danno al patrimonio altrui (le torri degli operatori Telstra, Hutchinson Communications e Optus), violazione di domicilio e guida gravemente pericolosa.
Alcuni giornalisti, tra cui Eric Zeman di Information Week , sottolineano come – tra i reati addebitati all’uomo – non sembri figurare il furto di una proprietà dell’esercito (il che potrebbe ispirare all’emulazione qualche automobilista particolarmente insofferente al traffico delle ore di punta). Ma c’è una motivazione: il veicolo corazzato era un APC dismesso dall’esercito britannico, restaurato con amorevole cura (e cospicui investimenti) dall’australiano Greg Morris, funzionario della compagnia telefonica Telstra , alle cui dipendenze aveva appunto lavorato Patterson.
Il Sidney Mornig Herald ha raccolto le dichiarazioni di mister Morris, che ha parlato di un contenzioso, aperto e mai risolto, tra Patterson e l’operatore telefonico presso cui aveva lavorato. Un originale e dannoso modo di far sentire le proprie ragioni.
Dario Bonacina