Si chiama HuffPost ed è la versione cinguettata della testata online The Huffington Post : potrebbe quasi rappresentare una risposta ideale alle strategie dell’editoria tradizionale capitanata da Rupert Murdoch.
Lanciato oggi come “ultima integrazione dei social media” con il giornale online, è ancora in versione beta e si presenta come un esperimento: punta a offrire una versione delle notizie originali trasformate in un flusso di tweet diviso per categorie, giornalisti e personalità ICT . Integrando gli articoli con i commenti dei blog, i tweet degli autori e le opzioni (following, re-tweet) del servizio di microblogging.
Il giornale online con il suo account Twitter aveva già sperimentato il mezzo, intuendone vantaggi e possibilità. “Siamo sempre alla ricerca di mezzi nuovi e innovativi per far arrivare i contenuti ai nostri lettori – ha spiegato la cofondatrice e caporedattore Arianna Huffington – e dal momento che molti di loro lo stanno utilizzando per l’informazione, ci è sembrato naturale sviluppare una nostra edizione Twitter”.
Intanto la piattaforma di microblogging pensa a un proprio client : fino ad oggi alcune delle lacune di Twitter sono colmate da parti terze (come nel caso dei servizi di photo sharing e URL shortening). Tutte cose che Twitter adesso potrebbe iniziare a sviluppare al suo interno. Come anche opzioni ancora poco percorse in generale: come il social gaming da implementare sulla piattaforma o servizi di analisi statistiche integrati ai tweet.
Claudio Tamburrino