Roma – 20 milioni di utenti mobili, 300 milioni di euro. In queste cifre si riassumono secondo Telefono Blu le proporzioni di un fenomeno che non conosce ancora soluzione di continuità: le truffe via SMS. Sulle quali l’associazione mette in guardia gli utenti con una serie di avvertenze.
“Telefono Blu / Sos Consumatori continua la sua battaglia contro gli SMS non voluti – riferisce un comunicato – un mercato secondo le stime della associazione che colpisce non meno di 20 milioni di possessori di numeri telefonici mobili e che vale un mercato di almeno 300 milioni, un mercato però non voluto e su cui la difesa diventa difficile”. L’associazione annuncia l’attivazione di tre centralini, che rispondono ai numeri 06.3751881, 02.76003013 e 081.5517256, per fornire assistenza a chi è caduto vittima di queste truffe, che in non pochi casi “ha dovuto spendere anche centinaia di euro per riuscire a cancellarsi da questi servizi (oroscopo, musica, suonerie ecc. ecc.) non voluti od ottenuti con abile inganno”.
Moltissime le segnalazioni raccolte attraverso il sito SOS Consumatori , a riprova che il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi. E per questo motivo Telefono Blu presenta oggi un “decalogo di autodifesa”, con cui ritiene di arrivare a contattare circa 5 milioni di consumatori attraverso il passaparola. Pierre Orsoni, presidente di Telefono Blu / Sos Consumatori, è convinto che “con la collaborazione dei tanti, si
potranno ridurre di almeno il 50% i messaggi trappola nel giro di qualche mese.”
Queste le “regole”:
1) fare sempre attenzione ai messaggi senza un mittente chiaro e conosciuto;
2) nel caso di un recapito del genere non rispondere ne aprire il messaggio ma eliminarlo direttamente dal display;
3) qualora sia avvenuto un contatto del genere non rispondere ne tentare di uscire dal sistema da soli o come viene descritto nel messaggio ma accertarsi della provenienza mediante l’operatore di rete e chiedere il blocco in arrivo di questi messaggi;
4) se si scopre un ammanco del credito per questi messaggi quantificarlo attraverso l’operatore di rete e chiederne una copia scritta al proprio indirizzo;
5)denunciare l’accaduto alla polizia postale (magari con l’assistenza di un legale) e chiedere il risaricmento dell’importo mediante un ricorso al giudice di pace;
6)se ci sono messaggi del genere “suonerie optional” etc.memorizzati sul proprio cellulare accertati prima del costo e poi decidere eventualmente di scaricare o meno;
7)diffidare dei messaggi commerciali “gratis” e non rispondere senza aver la sicurezza di sapere a chi corrisponde il messaggio;
8) trasmettere copia della denuncia all’autorità delle comunicazioni e al garante della privacy per la violazione delle norme di tutela dei dati personali;
9)controllare la data del primo messaggio pirata e farsi certificare dal gestore di rete l’avvenuta ricezione senza richiesta;
10) nel caso di difficoltà collegarsi al sito dell’associazione o chiedere assistenza al più vicino ufficio legale del “telefono blu”.
D.B.