Roma – Servizi e prodotti non richiesti, ma addebitati in fattura, sono al centro di una tormentata questione aperta tra le associazioni dei consumatori e gli operatori di telefonia. A questo proposito, Telecom Italia dichiara in questi giorni di avere “definito una serie di azioni orientate a una maggiore soddisfazione e tutela del cliente per la commercializzazione di servizi e prodotti”, in accordo con le associazioni di consumatori.
“In particolare – si legge in un comunicato pubblicato sui siti 187 e 191 – per rendere ancora più agevole il contatto con Telecom Italia, è stato messo a disposizione dei clienti un numero gratuito di fax dedicato all’invio di eventuali segnalazioni di errate attribuzioni di servizi e prodotti”.
Il numero di fax riservato all’utenza residenziale (categoria B, C e ISDN residenziali) è 803.308.386, mentre a disposizione dei Clienti Piccole Aziende è stato predisposto il numero 803.308.388. Telecom Italia ricorda che entrambi valgono per segnalare casi di errate attribuzioni di servizi o prodotti, mentre per tutte le altre informazioni è necessario rivolgersi al Servizio Clienti (187 e 191).
La scelta di questa soluzione è apprezzabile, perché consente l’opportunità di inoltrare tempestivamente un reclamo scritto all’operatore senza sostenere oneri aggiuntivi, ma potrebbe apparire non proprio gradita ai non pochi utenti residenziali che non dispongono di un fax.
A questi ultimi non rimane che chiedere soddisfazione all’ormai notissimo 187, servizio clienti residenziali di Telecom Italia sul quale si concentrano tutte le richieste provenienti dall’utenza per informazioni sulle offerte, richieste commerciali e amministrative, segnalazioni di guasti e richieste di assistenza tecnica. Con il sottofondo di “Soul Bossa Nova” di Quincy Jones.
Dario Bonacina