Grandi movimenti in vista per il videogaming in mobilità dopo la presentazione di Windows Phone 7 . Il nuovo sistema operativo per smartphone e MID targato Microsoft (nome in codice “Photon”) non farà la sua comparsa sul mercato ancora per qualche mese, ma in quanto a gossip sulle funzionalità è decisamente in prima linea. Soprattutto per quanto riguarda i “giochini” e lo sviluppo di codice multipiattaforma.
Stando a quanto si apprende dagli stessi uomini Microsoft, Windows Phone 7 rappresenterà un taglio netto con il passato in misura se possibile ancora più drastica di quanto successo con il passaggio da Windows XP a Vista. Se il sistema operativo più discusso degli ultimi anni ha buone possibilità di continuare a far girare software risalente a qualche lustro fa (Windows XP, 98 o anche 95), infatti, Windows Phone 7 esclude a priori la compatibilità con le applicazioni sviluppate per Windows Mobile 6.5 .
“Per noi – scrive il capo dello sviluppo per Phone 7 Charlie Kindel – il costo del passaggio da un livello buono a uno eccezionale è una rottura netta con il passato”. “Per offrire la fantastica esperienza utente che tutti hanno visto nella serie di demo su Windows Phone 7 – continua Kindel – dovevamo rompere col passato”, e lo stesso si può dire dal punto di vista degli sviluppatori e dell’offerta di nuovi e innovativi strumenti per la realizzazione di codice e applicazioni.
Una parte delle skill di programmazione sin qui impiegate per Mobile 6.5, a ogni modo, verrà preservata perché su Phone 7 gireranno appliance create sia nei nuovi standard propri del sistema (Silverlight e la piattaforma di sviluppo per Xbox XNA) che in ambiente di sviluppo dotNET. E parlando di programmazione, l’altra grande novità presentata in questi giorni su Windows Phone 7 riguarda i giochi (opportunamente programmati alla bisogna) che saranno in grado di “estendere” l’esperienza sulle tre principali piattaforme di computing controllate da Redmond : vale a dire PC Windows, Xbox 360 e il suddetto Windows Phone 7.
Stando a quanto ha presentato Microsoft, il concetto di giochi “multipiattaforma” sta per subire una vera e propria rivoluzione copernicana che sposta l’obiettivo dalla mera conversione di codice alla possibilità di trasportare la propria sessione videoludica su dispositivi diversi, dal televisore di casa al PC al telefonino. Con Microsoft dall’ubiquitous computing si passa al novello “ubiquitous gaming”, e per lo meno per quanto riguarda la nicchia del casual gaming l’utente non avrà più scuse per “non” giocare in treno, nel salotto di casa o in ufficio durante la pausa pranzo.
E proprio il casual gaming è la nuova frontiera dello scontro tra produttori di sistemi operativi mobile : se Apple ha promesso faville con il suo iPad e Microsoft ha risposto calando l’asso Windows Phone 7, Palm corteggia publisher affermati e sviluppatori indie dicendo (secondo voci non confermate) che con il suo nuovo Plugin Development Kit (PDK) bastano pochi giorni per fare il porting di una app per iPhone su webOS.
Alfonso Maruccia