“Ebuyer.com runs on a Commodore 64”, Ebuyer.com gira su un Commodore 64 . Così titolava la scorsa settimana The Register : un giornalista della testata britannica si è preso il disturbo di andare a curiosare tra le statistiche del server web che sostiene uno dei più grandi siti di e-commerce del Regno Unito, scoprendo la incredibile verità. Possibile che dopo un server RealAudio e un browser , sullo storico e celeberrimo personal computer da 64K sia approdato anche Apache ?
La faccenda non finisce qui: si vede che quelli di Ebuyer hanno bisogno di potenza di calcolo crescente, e hanno aggiunto al proprio parco macchine anche un Commodore PET 2001 e uno ZX Spectrum 48K con tastiera di gomma , fino ad approdare ad un moderno Toshiba HX-10 . Un parco macchine di tutto rispetto, che probabilmente si appoggerà al Cray che compare nella lista per bilanciare gli impressionanti numeri in gioco.
Quali sono le caratteristiche di questi piccoli mostri ? Si parte dal megahertz scarso di Dragon 32 e Commodore 64 , entrambi del 1982, a salire fino al 1.0 MHz tondo tondo del 6502 dentro al PET del 1977 (che però aveva solo 4 KB di RAM), fino alle vette vertiginose dei 3.5MHz di Spectrum , nella prestigiosa versione da 48K contro i 16 di serie, e HX-10. Quest’ultimo è in grado di stracciare la concorrenza, con i suoi 64 KB di RAM e ben 16 chilobyte di memoria dedicata alla grafica.
Certo, sul piano audio quasi nessuno è in grado di tenere testa al C64 e al suo SID : ma trattandosi di server, forse poco importa. Resta il dubbio di dove sia conservato il database del sito con l’archivio degli articoli e dei clienti: difficile immaginare un admin che cambi la cassetta nel registratore, o che giri armato di giurassici floppy da cinque pollici e un quarto. A guardare bene, c’è anche qualcos’altro che non quadra: il sito girerebbe su una versione di Apache, la 2.0.59, che non è mai esistita .
Scherzi a parte, il “mistero” è stato svelato dallo stesso staff di Ebuyer sul proprio forum : “Beh, vi ci è voluto un anno per accorgervene” ha detto James, amministratore della community: ” Abbiamo aggiunto quelle finte stringhe ere fa , in parte per un piccolo scherzo tra colleghi e in parte per confondere gli aspiranti cracker che ficcano il naso dove non dovrebbero”.
Non si tratta dunque di un miracolo di Contiki , ma di una semplice goliardata. “Quello che mi fa ridere – conclude James – sono le persone che hanno creduto che fosse vero. Oddio ragazzi, datevi una svegliata”.
Per i fanatici del marchio della C, non c’è comunque troppo da disperarsi. In autunno arriveranno anche in Italia, se tutto va bene, i nuovi gadget tecnologici prodotti con il marchio Commodore: gli appassionati potranno dilettarsi con lettori multimediali, top-box da salotto e navigatori GPS con la C in bella vista. Chi è stato al CeBIT ha anche speso una lacrimuccia davanti allo stand con l’enorme marchio che dominava la Hall.
Luca Annunziata