A quanto pare esiste la possibilità di jailbreak anche per Windows RT : il sistema operativo Microsoft compilato per ARM è progettato per far girare solo “app” e applicazioni (desktop) firmate digitalmente, ma uno sviluppatore ha trovato il modo di eseguire anche software privo delle autorizzazioni necessarie.
Il meccanismo di jailbreaking non è esattamente alla portata di tutti , e richiede l’uso del software di debugging Microsoft connesso al tablet Windows RT su cui si vuole far girare il codice custom: la falla, dice il ricercatore che l’ha scoperta, risiede nel modo in cui il kernel di Windows (RT) verifica il controllo della firma digitale per l’applicazione da mandare in esecuzione.
Iniettando un “blob” di codice ARM in una particolare zona di memoria (RAM), dice il ricercatore, è possibile individuare il singolo byte responsabile del suddetto controllo e sovrascriverlo : da “8”, valore di default di Windows RT, occorre portarlo a “0” – standard delle release Windows per PC (Intel) propriamente detti.
La procedura, come detto, non è per i deboli di cuore – o per chi non è in grado di usare il Debugger Microsoft – e soprattutto nulla può contro la mancanza più significativa di Windows RT: l’incompatibilità assoluta dell’OS con le applicazioni desktop progettate per girare su computer x86.
Non che tale compatibilità aiuti a rendere Windows 8 (il “fratello maggiore” di Windows RT) più “simpatico” e invitante ai potenziali acquirenti, a ogni modo: NPD stima in un notevole 11 per cento il calo delle vendite di laptop nel cruciale periodo delle festività di fine anno, indicando proprio nel nuovo OS Microsoft uno dei principali fattori di “crisi” in cui al momento si trova impelagata l’industria dei PC.
Una piccola nota positiva per l’oramai tradizionale muro del pianto delle vendite di Windows 8 arriva dalla Difesa statunitense, che ha annunciato di aver stretto un accordo con Microsoft per la fornitura di OS (Windows 8) e applicazioni (Office 2013, SharePoint 2013) a tutti i suoi dipendenti, soldati e ufficiali. Valore dell’operazione di upgrade software: 617 milioni di dollari.
Alfonso Maruccia