Ordinavano film su Netflix ma gli ordini restavano apparentemente inevasi. Disservizi nel servizio di noleggio? Un postino negligente? L’esperto Mac Brian Krische e il suo coinquilino, mesi fa, si dibattevano fra i sospetti. Improvvisamente, un’idea: monitorare la cassetta di posta con un sistema di videosorveglianza artigianale.
Kirsche e il coinquilino hanno armeggiato con software , videocamera e un Macbook e hanno approntato un sistema di video sorveglianza, che sarebbe entrato in azione solo nel momento in cui il sensore di movimento avesse rilevato traffici sospetti di fronte alla cassetta di posta nella quale sarebbe stato depositato il pacco con il DVD richiesto.
Una lunga giornata di lavoro li separava dalla verità: Netflix aveva inoltrato la conferma dell’avvenuta consegna, il sistema di videosorveglianza era entrato in azione, vigilando sul davanzale della finestra che dà sul giardino di fronte all’ingresso. Rientrati a casa in serata, i due cinefili si sono precipitati sul laptop: erano innumerevoli le clip catturate dalla cam.
Hanno spulciato i filmati, eliminato quelli in cui gatti curiosi e passanti in cammino erano responsabili di aver attivato la registrazione. Finalmente la prova definitiva: la chioma ricciuta del giovane vicino di casa compare in campo. Ecco comparire anche il suo torso burroso, ecco che che ciondola fino alle cassette della posta, che allunga l’occhio per ispezionare il contenuto della cassetta di Kirsche, che si guarda intorno circospetto. Con aria indifferente, dopo aver messo al sicuro la propria corrispondenza, il sospetto torna alle cassette della posta, apre quella dei vicini, ne esamina il contenuto e approva la scelta. Un’ultima occhiata per assicurarsi di non essere sotto controllo, prima di rientrare in casa pregustandosi la visione del film.
Il colpevole è stato incastrato, è stato risolto il mistero dei film scomparsi: Kirsche e il coinquilino si sono rivolti a Netflix per offrire spiegazioni sperando di ottenere clemenza. Così è stato: nessuna multa né sospensione. Ai due abbonati sarebbe bastato denunciare il vicino e restituire il maltolto, qualora fossero riusciti a rimetterci sopra le mani.
Inchiodato da un sistema di videosorveglianza artigianale, inchiodato dai commentatori in rete, il gaglioffo sta meditando sui suoi errori: il furto della posta è un reato federale e il giovane intercettatore di film è stato condannato al pagamento di una multa pari a 750 dollari e a frequentare un programma di riabilitazione.
Gaia Bottà