Districarsi nella rete senza rimanervi imbrigliati, sguazzare fra risorse gratuite e open messe a disposizione online. Atunn , acronimo di All That U Need Now nonché corrispettivo portoghese di tonno , non offre ai netizen un servizio in particolare: ne offre un ventaglio, offre ai cittadini della rete la possibilità di scegliere.
Lorenzo e Gabriele D’Uva definiscono Atunn un Internet System: è un modo per spiegare che la loro creazione non è un semplice metamotore di ricerca , ma la pagina di accesso a un sistema operativo che risiede in rete. Un sistema operativo fatto di tasselli accessibili da chiunque abbia una connessione, fatto di risorse informative e operative disseminate in rete.
Atunn, spiega Lorenzo a Punto Informatico , è nato circa una anno fa: sono due le motivazioni che hanno spinto i due fratelli pugliesi trapiantati a Bologna, a portare avanti l’avventura di Atunn, a dedicare ogni ora libera del giorno alla propria creatura. Una delle motivazioni è prettamente tecnica: si erano lasciati incuriosire dalla bufala di Neroogle , interfaccia di Google a fondo nero, spacciata come servizio per risparmiare energia. Hanno iniziato a conoscere le API di Google e hanno dato una personalità nera al loro metamotore, hanno smanettato con Java affiancando dei servizi e delle risorse individuate online allo stile e alla semplicità dell’interfaccia.
L’obiettivo dei fratelli D’Uva si è poi stagliato con sempre maggiore chiarezza: in un mondo in cui le web application iniziano a costellare la rete, hanno sentito l’esigenza di accelerare il proprio lavoro e di creare un punto di accesso che canalizzasse l’attenzione degli utenti verso tutti questi servizi: Lorenzo e Gabriele credono nel sapere libero e nella libera circolazione della cultura, credono nel pluralismo dell’informazione in rete e intendono offrire ai netizen che non hanno tempo, voglia e competenze per sperimentare, un accesso semplice e comprensibile ad un florilegio di risorse gratuite.
“Nell’universo in espansione della rete, Atunn vuole essere un punto di riferimento” spiega Lorenzo, un punto di riferimento che sia vetrina e gatekeeper offrendo nel contempo agli utenti la scelta fra un’infinità di risorse che variano dai motori di ricerca ai film, dai servizi per il fotoritocco ai giornali online di un’infinità di paesi, dai servizi per inviare SMS, email e per fare networking alle webradio e a Last.fm. Risorse che, organizzate in maniera intuitiva e con semplicità, possono idealmente rappresentare tasselli di un sistema operativo online , di cui fruire ovunque, senza distinzioni di dotazione tecnologica, senza discriminazioni di livelli di competenza.
Gabriele e Lorenzo non hanno in sostanza inventato nulla, ma credono nel concetto di convergenza : raccogliendo, dando visibilità e ordinando le risorse disseminate online, garantendo ai netizen la possibilità di scegliere liberamente , si offre un servizio innovativo e potenzialmente dirompente.
E i riscontri non mancano. I due hanno iniziato a dialogare con i cittadini della rete: ricevono suggerimenti e segnalazioni. C’è chi vorrebbe vedere Atunn bianco come Google, c’è chi suggerisce e reclama film da aggiungere all’archivio di link contenuto nella sezione video, c’è chi traduce per loro articoli e recensioni che, dall’India agli States, dalla Cina alla Spagna, iniziano a punteggiare i siti di mezzo mondo.
Ferve un lavoro febbrile attorno ad Atunn: Lorenzo racconta a Punto Informatico che nel giro di poche settimane sono state apportate 11 modifiche, che il codice è stato riscritto due volte. I due fratelli D’Uva puntano a consentire la personalizzazione di Atunn, sperano di poter offrire servizi a chi come loro si occupa di discipline biomediche e di creare uno spazio sicuro che raccolga risorse che sappiano stimolare la fantasia e la creatività dei bambini. “Appena abbiamo un’intuizione la sviluppiamo subito” assicura Lorenzo: la sfida di Atunn è diventare la pagina iniziale dei netizen , una sfida in cui Lorenzo, Gabriele e altri tre amici che si occupano delle sfaccettature meno tecniche di Atunn stanno investendo ogni minuto di tempo libero. Sono un migliaio al giorno le persone che ora si affidano al tonno della rete , le proposte di partnership si moltiplicano, le occasioni di farsi conoscere diventano sempre più numerose, i contatti proliferano.
Nei prossimi giorni saranno al Mugello Dance Festival , immersi nella musica elettronica per presentare Atunn e il nugolo di idee che si addensa attorno alla loro creatività. Nei loro progetti, un’ etichetta discografica non convenzionale che faccia da vetrina per artisti che decidono di riservarsi solo alcuni diritti e che nel nome della libera circolazione di cultura e creatività rilasciano la propria musica con licenze Creative Commons. Ma anche festival cinematografici organizzati dentro e fuori dalla rete, nonché un progetto per una classificazione sociale della musica. Atunn è solo il punto di partenza.
A cura di Gaia Bottà