L’Esecutivo dell’Unione Europea ha deciso di collaborare a nuove soluzioni tecnologiche per il problema della babele linguistica che si trova a gestire quotidianamente: come migliorare le soluzioni software a disposizione? Una risposta sta nella libera divulgazione delle traduzioni presenti nei suoi database: circa un milione di frasi tradotte in 22 delle 23 lingue UE ufficiali.
Una mole di dati che consentirebbero agli sviluppatori dei software di traduzione di migliorare notevolmente la qualità dei loro prodotti e di “coprire” anche gli idiomi meno diffusi, come il Rumeno e il Lettone.
La maggior parte delle frasi scelte sono tratte dall’ Acquis comunitario , ovvero dal corpus documentale che gli stati membri dell’Unione Europea devono accogliere nel proprio quadro giuridico.
Si tratta quindi di traduzioni professionali che riguardano argomenti di ogni genere, dall’IT all’agricoltura. Una memoria linguistica che viene utilizzata quotidianamente dallo staff di traduttori della UE e che è stata indicizzata dettagliatamente per rispondere alle esigenze informative della Commissione.
Janez Potočnik, commissario europeo per la scienza e la ricerca, ha dichiarato: “Questa eccezionale raccolta di dati linguistici contribuisce alla creazione di una nuova generazione di programmi informatici per il trattamento del linguaggio umano e contribuisce ad incentivare la competitività dell’industria linguistica, che già risulta tra quelle in più rapida crescita nell’Unione europea.”
PcWorld sottolinea che il sistema di “tagging” adoperato rende i documenti adattissimi al lavoro degli sviluppatori di traduttori software. Dato che la correlazione fra ogni lingua è già disponibile, la parte più complicata del lavoro è già stata praticamente fatta.
L'”apertura” della UE si trasformerà apparentemente in un vantaggio per tutti. Lo sviluppo software costerà meno e anche le minoranze linguistiche disporranno di valide traduzioni. I documenti ufficiali per gli sviluppatori sono disponibili sul sito della Commissione del Directorate General of Translation ( DGT ).
Dario d’Elia