Un panino che dura due anni

Un panino che dura due anni

E sembra fatto il giorno prima. Parola dell'esercito americano!
E sembra fatto il giorno prima. Parola dell'esercito americano!

Prendete un panino, tagliatelo a metà, aggiungeteci tutti gli ingredienti che più vi aggradano, richiudete il tutto e… Non mangiatelo. Inseritelo in un sacchetto e lasciatelo in auto. Attendere due anni. Sempre che in macchina non moriate dall’odore nauseabondo prima. Recuperate il panino e provate a mangiarvelo. Impossibile! Sicuramente del panino originale non sarà rimasto nient’altro che muffa, se non peggio, anche se gli ingredienti fossero stati freschissimi al momento del confezionamento. Questo è accaduto perchè sicuramente non avete usato il panino che dura due anni, sviluppato da un equipe di scienziati per il corpo militare statunitense.

panino

Si tratta di un panino che si può conservare fresco fino a due anni e, secondo la BBC, è possibile mangiarlo dopo un periodo di conservazione così lungo, come se fosse stato confezionato il giorno prima, senza necessità di crioconservazione. Come è possibile tutto ciò? In pratica ai militari a stelle e strisce sono offerti in dotazione dei pasti già pronti, cucinati, confezionati e conservati in modo da poter durare fino a tre anni, per poi essere consumati entro 21 giorni. Questi pasti si chiamano M.R.E. , ossia Meal, Ready to Eat. Ogni M.R.E. è una porzione di pasto di circa 1200 calorie, contenente differenti alimenti come un secondo piatto, un contorno di origine vegetale, una merenda dolce, dei cracker, della crema di formaggio, burro di arachidi o similari, delle bevande in polvere come caffè, tè o energizzanti, una chewingum allo xilitolo e alcuni condimenti come sale, pepe e zucchero, a cui si aggiungono alcuni accessori come cucchiai in plastica, un sistema di riscaldamento senza fiamma (FRH), una salviettina umida e via discorrendo.

Il confezionamento di questi alimenti deve avvenire secondo regole piuttosto rigide, in quanto ogni confezione deve resistere al propagarsi dei batteri. Oltre alle interazioni chimiche, il pasto deve anche fare i conti con le sollecitazioni meccaniche, per poter essere lanciato con paracadute da 380 metri di altezza o senza paracadute da soli 30 metri. Al di là di tutte queste caratteristiche d’avanguardia, di per sé poi i pasti si rivelano immangiabili, poco saporiti e fin troppi ricchi di grassi e sale e, di contro, fin troppo poveri di fibre, tanto da rendere alcuni militari costipati. Non è un caso che in America la sigla M.R.E. spesso viene canzonata come “Meal Rejected by Everyone” (pasti rifiutati da tutti). L’esercito quindi continua a effettuare ricerche per migliorare questi pasti e, perseguendo questo intento, si è giunti a introdurre nella dieta del soldato al fronte un “gustoso” sandwich. Ovviamente si tratta di un sandwich avanzato tecnologicamente, che non si deteriora nonostante venga conservato per due anni.

Come spiegato dalla BBC, non si tratta di aver re-inventato il panino, quanto piuttosto di aver rallentato in modo drastico le reazioni chimiche che portano alla sua rovina, rendendolo immangiabile. Molte di queste reazioni sono mediate da batteri, che si sviluppano grazie alla presenza di un ambiente ricco in acqua e ossigeno. Da qui, l’idea. Eliminando l’acqua e l’ossigeno, si eliminano i batteri e si rallenta quindi il deterioramento del pane.

Eliminare l’acqua da un panino però, a meno che non lo si liofilizzi, è impossibile. Quindi, l’obiettivo era di riempire il panino con tutti quegli ingredienti che sono in grado di trattenere l’acqua. Fra questi, la marmellata, il sale, il miele. Alimenti che non trasferiscono il contenuto d’acqua presente al loro interno al panino, perché intrappolato nella loro struttura molecolare. Una fetta di pomodoro, invece, inzuppa il panino d’acqua, rendendolo quindi terreno ancora più adatto alla crescita batterica.

Più difficile è tenere lontano l’ossigeno. Così, grazie a uno speciale sistema di package sigillato, si riesce ad evitare la contaminazione di ossigeno dall’esterno. Per l’ossigeno che rimane intrappolato durante l’impacchettamento sono stati posti in ogni confezione dei sacchetti di limatura di ferro, che attrae l’ossigeno dall’ambiente interno e lo blocca in uno strato di ruggine. Un po’ come i sacchettini di silica gel che trattengono l’umidità in alcune confezioni di articoli acquistati nei negozi. Questi sacchettini, quindi, evitano che l’ossigeno aggredisca il pane e che questo possa produrre muffe.
Privato dell’ossigeno e dell’acqua in eccesso, il panino dura molto più a lungo.
Pronto per essere mangiato, anche dopo due anni. Buon appetito.

(via BBC )

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Pubblicato il
16 gen 2012
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