Un progetto per crackare la chiave di Xbox

Un progetto per crackare la chiave di Xbox

Un gruppo di hacker ha varato un progetto di calcolo distribuito per mezzo del quale spera di riuscire a crackare la chiave crittografica di Xbox, la stessa che permette al software originale di girare. Mission impossible?
Un gruppo di hacker ha varato un progetto di calcolo distribuito per mezzo del quale spera di riuscire a crackare la chiave crittografica di Xbox, la stessa che permette al software originale di girare. Mission impossible?


Roma – Una crew di hacker che si fa matrixianamente chiamare Neo ha recentemente annunciato di aver messo a disposizione la propria rete di calcolo distribuito, basata su di un software simile a quello utilizzato in SETI@home, per un progetto il cui obiettivo è quello di crackare la chiave crittografica adottata da Microsoft per firmare digitalmente i software che girano su Xbox.

La console di Microsoft, come noto, si rifiuta di far girare software che non contenga questa firma: al momento l’unico modo per aggirare questa protezione è quello di installare uno dei cosiddetti mod-chip. Purtroppo questi chippetti sono illegali e fanno decadere la garanzia della console su cui vengono applicati.

Trovare la chiave crittografica di Xbox significherebbe poter far girare su questa console qualsiasi software senza la necessità di intervenire sull’hardware. L’unico problema è costituito dalla lunghezza della chiave, pari a 2048 bit, che secondo alcuni richiederebbe decine di anni se non addirittura secoli o millenni di elaborazione per essere trovata, e questo anche disponendo di risorse di calcolo imponenti come quelle solitamente accessibili ai progetti di computing distribuito.

Ma i ragazzi del Neo Project , forse sperando in un colpo di fortuna o in una partecipazione di massa al progetto, si sono detti ottimisti e pronti a giocare la sfida fino in fondo.

Proprio pochi giorni fa sul sito del Neo era apparso un messaggio nel quale si annunciava laconicamente la cancellazione del progetto per motivi legali. In realtà, con un nuovo messaggio apparso ieri, i membri della crew hanno annunciato la ripresa dei lavori di cracking, giustificando la recente sospensione del progetto con la necessità, in risposta all’enorme visibilità che il progetto ha assunto in questi giorni, di verificare accuratamente tutti gli aspetti legali dell’operazione. E, a quanto pare, i loro avvocati hanno dato il via libera.

Trovare un modo per fare girare su Xbox software non certificato senza ricorrere a metodi illegali, è anche uno degli obiettivi dell’Xbox Linux Project, il team di sviluppatori che è riuscito nell’intento di far girare una distribuzione completa di Linux sulla console di Microsoft.

Naturalmente Microsoft non vede di buon occhio queste iniziative. Un sistema facile ed economico per aggirare la protezione di Xbox avrebbe infatti due effetti: uno, il più innocuo e, tutto sommato, legittimo, sarebbe quello di dare la possibilità a chiunque di sviluppare software per Xbox; l’altro, assai meno legittimo, sarebbe quello di decretare l’inizio dalla pirateria di massa. Ed è facile immaginare quale dei due progetti stia più a cuore a certi utenti Xbox…

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Pubblicato il
10 gen 2003
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