Non prolifera solo in Corea il culto dei robot : morbido, accattivante, carino, ecco il modo più tenero di avere un concentrato di tecnologia in auto. Lo ha inventato iXs Research Corporation ed è stato subito soprannominato Teddy Bear : si tratta di un orsetto-robot-GPS per auto.
Impossibile mettersi alla guida con qualche bicchierino di troppo sullo stomaco: l’orsetto – che ha nel collo un sensore per misurare il tasso di alcolemia – chiederebbe: “Non hai bevuto, vero?”.
È possibile anche chiedere da che parte andare, ma verrà riferito al guidatore in modo non convenzionale. Anziché sentire la solita voce “tra – 100 – metri – girate – a sinistra – poi – girate – a destra”, l’orsetto farà come il vigile urbano, con il suo braccio robotico: lo punterà proprio nella direzione da seguire.
Non sarà neanche possibile guidare in modo troppo nervoso: se lo spericolato guidatore pestasse i freni all’improvviso inchiodando, oppure partisse “a razzo”, come minimo si sentirebbe dire “Attento!”. Caratteristica singolare è che, toccandogli la testa, l’orsetto dispensa informazioni sulla distanza che manca alla meta e fornisce altri riferimenti spaziali.
Alto 30 centimetri, è dotato di sei articolazioni e dovrebbe essere commercializzato il prossimo anno. “Vogliamo renderlo più compatto – dice il presidente dell’azienda, Fuminori Yamasaki – e vorremmo offrirlo in una varietà di forme e caratteri, nonché crearne una versione semplicemente meccanica”.
Pur con tutta la simpatia e la tenerezza che può suscitare un simile RoboGPS-Gadget, c’è chi difficilmente saprebbe trattenere qualche bonaria ma colorita frase, di fronte al troppo spiccato istinto protettivo dell’orsetto, che in alcuni casi potrebbe essere confuso con scarsa socievolezza : sarà forse bene pensare a delle localized version antistress , in fase di produzione?
Marco Valerio Principato
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