Non è molto dotato, fa qualche rumorino articolato e astutamente sfizioso, si muove in modo fintamente dolce ma ahitutti è un dinosauro di 35 centimetri, Pleo, capace di focalizzare l’attenzione dei geek di mezzo mondo. Da qualche ora non si parla d’altro.
Gestito da un cervellino piuttosto sofisticato, dispone di una quantità di sensori sulla pelle, un altoparlante nascosto tra le fauci e due microfoni nelle “orecchie”, alcuni altri sensori (di luce e di movimento) e una cam a bassa risoluzione. Gode anche di una porta USB per “imparare” cose nuove (Pleo, infatti, si evolve), così come di uno slot SD per archiviare le sue giornate. Se due Pleo si avvicinano possono comunicare via wireless (infrarosso) per trasmettere gioia a tutti.
Non a caso Gearlog ne parla come di un cucciolo inestimabile, CrunchGear descrive il robottino come un dinosauro che fa bene al cuore, Engadget si spertica in ammirazione.
La verità è che è stato annunciato da Ugobe da due anni e passa e ora che sta arrivando i primi fanatici consumatori americani quasi non ci credono.
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