Un secondo in più, Internet nel caos?

Un secondo in più, Internet nel caos?

Nel 2015 gli orologi atomici si fermeranno per un secondo, e la cosa potrebbe provocare non pochi problemi ai sistemi di rete. E' il ritorno del famigerato leap second, tra FUD e Google che mitiga i rischi adoperando i millisecondi
Nel 2015 gli orologi atomici si fermeranno per un secondo, e la cosa potrebbe provocare non pochi problemi ai sistemi di rete. E' il ritorno del famigerato leap second, tra FUD e Google che mitiga i rischi adoperando i millisecondi

L’anno appena cominciato sarà ancora un anno di “leap second”, secondo intercalare , occasione periodica in cui gli apparati che tengono traccia dello scorrere del tempo (gli orologi atomici) verranno rallentati di un secondo esatto per sincronizzarsi con il rallentamento della rotazione terrestre. Si prevedono disastri in Rete, o forse no.

Il leap second è una questione ascrivibile alla stessa categoria del Millennium bug , almeno per quel che concerne la capacità di eccitare l’opinione pubblica, e classificabile come potenziale vulnerabilità software nella misura in cui riesce a mettere alla prova il codice che sorregge la Rete con scenari di utilizzo mai presi in considerazione nei test.

L’International Earth Rotation and Reference System Service (IERS) ha deciso di stabilire il passaggio del prossimo secondo intercalare allo scoccare della mezzanotte del 30 giugno, e in quell’occasione gli orologi atomici verranno messi in pausa per un secondo prima di ricominciare a misurare lo scorrere del tempo standard.

L’ultimo leap second sperimentato da Internet, quello del 2012 , provocò il crash di popolari siti “social” e qualche disservizio nei voli di linea dovuti al comportamento erratico del kernel di Linux; il secondo intercalare del 2015 promette di causare altrettanti problemi , anche se c’è chi prova a gettare acqua sul fuoco.

Linus Torvalds, il creatore di Linux, invita alla calma e a indossare cappellini per festeggiare il nuovo “giorno del giudizio” tecnologico-informatico, mentre Google ha in programma di aggiungere gradualmente un millisecondo all’orologio prima del leap second così da correggere in tempo reale i sistemi interni ed evitare di contare per due volte lo stesso secondo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 gen 2015
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