Gli appassionati non finiscono mai di stupire, come nel caso di questo utente dedito al retrocomputing, che è riuscito nell’impresa di far girare il celebre Windows XP su un vecchio computer con CPU Intel i486. Si tratta di un gran lavoro che ha dovuto affrontare il forte ostacolo di incompatibilità, con cui di fatto l’i486 non può ufficialmente eseguire il sistema operativo, se non con una ISO appositamente modificata ora anche disponibile al pubblico.
Windows XP fatto installato su su un i486 da un appassionato
L’utente dietro tutto ciò prende il nome di Dietmar, attivo nel forum MSFN, dove è disponibile la ISO. Per riuscire nell’intento, ciò che fondamentalmente è stato fatto riguarda la decompilazione e il debug dell’opcode, per esaminare i precedenti tentativi di far girare Windows XP su i486.
Facendo tesoro di queste informazioni così dettagliate, Dietmar ha quindi sostituito l’opcode con righe che l’i486 era in grado di eseguire e l’operazione è stata un successo. Alla fine è quindi riuscito a installare e far girare l’SO sulla CPU. La versione di Windows XP contenuta nella ISO modificata include addirittura il Service Pack 3, con diverse migliorie alle prestazioni e alla sicurezza.
Il sistema operativo della casa di Redmond è stato lanciato nel 2001, come successore di Windows 2000/Me, introducendo diverse novità per quanto riguarda l’interfaccia, totalmente rinnovata rispetto al classico grigio squadrettato caratteristico di Windows 95 e del gemello aggiornato 98, oltre a diverse migliorie prestazionali e il supporto a nuove tecnologie hardware dell’epoca. È anche stato il primo sistema operativo della casa a essere disponibile a 64-bit, al fine di supportare un maggior indirizzamento memoria per i quantitativi RAM superiori a 4GB.
D’altro canto, l’i486 di Intel è invece stato introdotto dall’azienda di Santa Clara nel 1989. Si tratta del predecessore della celebre serie dei Pentium, con molte caratteristiche innovative rispetto al 386, quali una memoria cache unificata da 8kb per le istruzioni e i dati, insieme a un’unità aggiuntiva per il calcolo in virgola mobile, bus interface unit migliorato e caratteristiche di Power Management e e System Management Mode, che successivamente diventarono standard. Grazie a un clock massimo di 40MHz e alla possibilità di eseguire 1 istruzione per ciclo di clock, il processore raddoppiava le prestazioni rispetto al predecessore, con fino a 40 milioni di istruzioni al secondo.