Galvanismo applicato ad una rana morta dotata di web-server. È un esperimento ai limiti del tollerabile quello messo in piedi da Garnet Hertz, ricercatore “estremo”, uno studio che può valer la pena approfondire. Con un “ma”: il consiglio è di non accedere alla pagina web dell’ esperimento se si è particolarmente sensibili e, in quel caso, di non cliccare sull’immagine qui a fianco, che porta ad un video esemplificativo del lavoro di Hertz.
Come riporta Boing Boing , si tratta di “una rana morta, con un web server infilato nello stomaco e dei cavi collegati ai muscoli, che fluttua in una soluzione di olio minerale. Gli utenti possono accedere attraverso il network alla rana e spedire segnali galvanici che ne permettono il movimento”.
Un esperimento sul Galvanismo – così lo definisce il suo creatore – presentato la scorsa primavera al Dutch Electronic Art Festival di Rotterdam. Il computer che gestisce l’operazione ha archiviato tutti i movimenti, che possono essere visti in una galleria fotografica e attraverso una live streaming webcamera.
“L’esperimento in questione è sia un riferimento alle origini dell’elettricità, uno dei primi media, che alle scoperte di Galvani sulle forze bioelettriche esistenti nei corpi viventi, un cenno per tutti i teorici e professionisti che considerano come questo un nuovo media: la bio-tech art”, conclude Boing Boing .
Dario d’Elia