Giorni di fuoco, questi, dal punto di vista delle temperature. Alte pressioni come quelle di Caronte, Minosse e tutti i personaggi mitici citati dai meteorologi portano l’afa e le temperature a livelli insopportabili. Così, i professionisti dai colletti bianchi sudano sotto al Sole, mostrando ascelle pezzate di sudore e toraci infuocati. Una soluzione per chi anche d’estate è costretto a indossare la camicia da lavoro potrebbe arrivare dalla startup Ministry of Supply, che poco più di una settimana fa ha sbancato il portale di crowdfunding Kickstarter con la linea di abbigliamento Apollo.
Fondata da un gruppo di studenti del MIT, Ministry of Supply ha portato alla creazione di diverse linee di magliette e camicie, le cui fibre particolari permettono un perfetto mantenimento della temperatura corporea di chi le indossa. Il nome Apollo della linea non è casuale: la particolare combinazione di fibre ideata dalla Ministry of Supply deriva dal tessuto utilizzato dalla NASA per le tute aerospaziali. Questo tessuto viene definito a cambio di fase, in quanto è capace di dissipare il calore in eccesso per mantenere fresca la pelle durante le giornate più afose, mentre quando ci si trova in ambienti più freddi il tessuto permette di trattenere il calore, mantenendo la temperatura corporea ed evitando così i raffreddamenti causa di malanni.
Lo speciale tessuto non è progettato solo per controllare la temperatura. Infatti, le speciali fibre sono anche in grado di diminuire l’eventuale umidità corporea, per evitare le fastidiose macchie di sudore. Se ciò non fosse sufficiente le speciali fibre in argento con rivestimento antimicrobico controllano il proliferare dei batteri e quindi la formazione dei cattivi odori.
Il design dei modelli e l’elasticità delle fibre, infine, è stato sottoposto ai più rigorosi test per consentire la migliore vestibilità, permettendo al tessuto di mantenersi sempre ben aderente al corpo in qualsiasi condizione di movimento. In questo modo si potrà correre per prendere la metropolitana, sedersi ed alzarsi di continuo dalla propria poltrona, senza per questo sgualcire la bella camicia che si indossa.
Il progetto, inoltre, è anche ecocompatibile, in quanto non utilizza materiali chimici come la formaldeide per il mantenimento delle fibre senza pieghe, permette di ottenere camicie lavabili in lavatrice per evitare i composti chimici del lavaggio a secco e, se si vuole, consente all’utilizzatore di non dover lavare il capo così spesso, risparmiando così in acqua e detersivo.
Infine, l’intera filiera manifatturiera e di confezionamento è localizzata negli USA.
Insomma, un capo di abbigliamento davvero avanzato tecnologicamente, che a fronte della soglia di soli 30mila dollari ha ricevuto un finanziamento di quasi 430mila dollari grazie alle donazioni di ben 2798 utenti che hanno creduto nel progetto.
Così, queste camicie raggiungeranno i mercati americani e forse poi quelli mondiali al prezzo di circa 130 dollari ciascuna, già a partire dalla fine di questa estate.
(via Phys.org )