Roma – Un gruppo di scienziati americani ha sviluppato un dispositivo che converte la luce solare in energia elettrica ispirandosi al principio di funzionamento della fotosintesi clorofilliana delle piante.
In un articolo apparso su NewScientist.com si spiega che alcuni ricercatori del MIT hanno costruito una cella solare che integra un complesso vitaminico derivato dal cloroplasto degli spinaci con dei semiconduttori organici. I cloroplasti sono corpuscoli verdi contenenti la clorofilla e preposti alla fotosintesi clorofilliana, un processo che nelle piante trasforma l’energia luminosa in energia chimica.
“La natura fa questo da miliardi di anni”, ha affermato Shuguang Zhang, uno dei ricercatori a capo del progetto. “E’ questa la prima volta che si è riusciti a sfruttare la fotosintesi in un dispositivo elettronico”.
Zhang ha spiegato che le celle fotovoltaiche organiche sono molto più sottili e leggere di quelle tradizionali e, sebbene al momento riescano a convertire in corrente elettrica solo il 12% della luce, in futuro promettono di raggiungere un’efficienza di gran lunga superiore a quella delle celle tradizionali.
Gli scienziati ammettono tuttavia che il loro sistema è ancora molto rudimentale: prima di vedere le prime applicazioni pratiche ci vorranno probabilmente ancora molti anni.