Redmond (USA) – Negli uffici di Microsoft il tempo stringe. Nonostante la data più probabile per il rilascio di Longhorn , la metà del 2006, sia già sensibilmente al di là di quella inizialmente preventivata, Microsoft ha ammesso che per accelerare lo sviluppo del suo prossimo sistema operativo potrebbe essere costretta a sacrificare alcune delle funzionalità previste in origine.
Fra i componenti di Longhorn destinati a subire un “ridimensionamento” potrebbe esserci il nuovo file-system WinFS, di cui Microsoft sembra intenzionata a implementare solo la parte destinata a girare sui client e priva delle funzionalità di rete.
Nonostante questi “tagli”, alcuni portavoce del big di Redmond hanno assicurato che i componenti base della prossima versione di Windows – che oltre a WinFS sono costituiti dal motore grafico Avalon e dall’architettura di comunicazione Indigo – verranno comunque inclusi, eventualmente estendendone le funzionalità attraverso dei successivi aggiornamenti.
Alcune delle caratteristiche che non troveranno posto in Longhorn potrebbero apparire in Blackcomb, nome in codice di quella che, secondo alcuni, sarà l’ultima major release di Windows del corrente decennio.
Di recente Microsoft ha spiegato che lo sviluppo di Longhorn è stato rallentato in modo particolare dal Service Pack 2 (SP 2) per Windows XP, un progetto a cui Microsoft sostiene di aver dato la massima priorità e a cui ha lavorato buona parte del team di sviluppo di Windows.
Accantonata definitivamente l’idea di rilasciare un sistema operativo ibrido, ironicamente battezzato “Shorthorn”, che facesse da ponte fra Windows XP e il suo successore, Microsoft sostiene di aver pianificato il rilascio, entro l’anno, di una nuova release di Windows XP chiamata “Premium”: si tratterà sostanzialmente del buon vecchio XP infarcito dell’SP 2 e del Windows Media Player (WMP) 10.
La prossima versione del WMP avrà un ruolo particolarmente importante nelle strategie di Microsoft perché s’integrerà con il negozio di musica di quest’ultima, MSN Music Store, e porterà con sé una nuova tecnologia di digital rights management chiamata con il nome in codice di Janus. Con WMP 10, dunque, Microsoft sfiderà i servizi già offerti da rivali come Apple e RealNetworks.
Negli scorsi giorni il group vice president for worldwide sales and marketing di Microsoft, Kevin Johnson, ha dichiarato di essere poco soddisfatto della velocità con cui Windows XP sta crescendo sul mercato aziendale. Un studio pubblicato lo scorso dicembre ha confermato che l’80% delle aziende possiede ancora PC su cui gira Windows 95/98. Secondo alcuni analisti molte imprese compieranno “il salto” solo dopo l’arrivo dell’SP 2, mentre altre attenderanno l’arrivo di Longhorn.