Una grid al servizio del video streaming

Una grid al servizio del video streaming

Una noto sito inglese di streaming e noleggio film ha potenziato il proprio servizio migrandolo verso un'infrastruttura grid, capace di adattare dinamicamente le esigenze di banda di ogni nodo geografico e di ottimizzare la velocità
Una noto sito inglese di streaming e noleggio film ha potenziato il proprio servizio migrandolo verso un'infrastruttura grid, capace di adattare dinamicamente le esigenze di banda di ogni nodo geografico e di ottimizzare la velocità

I grid computer non sono più soltanto appannaggio delle grandi reti per la ricerca scientifica. In tempi recenti questa moderna incarnazione del computing distribuito si è ritagliata uno spazio importante anche nel settore commerciale, ed oggi comincia a farsi largo anche tra i servizi online dedicati all’utenza consumer. Un esempio è dato da FilmOn , un servizio britannico di film rental che ha appena migrato la propria infrastruttura di video streaming verso tecnologie di grid e cloud computing.

Utilizzando un cluster di server connessi ad Internet, e dislocati in varie aree geografiche, FilmOn afferma di poter fornire agli utenti un servizio di video streaming tra i più stabili e veloci al mondo, capace di servire decine di migliaia di utenti contemporaneamente – “ma anche di più, se necessario”, sostengono i progettisti – senza rallentamenti di sorta.

Il nuovo “motore” di FilmOn è dotato di una grid che si estende oltre i confini europei e che è in grado di bilanciare in modo dinamico e automatico la banda e le risorse di calcolo a disposizione di ogni singolo nodo. La società inglese 111Pix , proprietaria di FilmOn, spiega che ogniqualvolta un utente avvia la riproduzione di un filmato, il proprio servizio analizza in tempo reale la banda a disposizione dell’utente e la sua dislocazione geografica, così da ottimizzare la qualità video e la velocità di streaming.

Il sistema è in grado di effettuare lo streaming di un filmato aggregando la banda di più server contemporaneamente: ad ogni utente sarà assegnata una priorità di download, presso uno o più server, in base alla zona geografica dalla quale si connette, alla velocità della sua linea e al livello di traffico registrato in quel momento sui singoli server.

“Lo sviluppo di questo sistema ha richiesto quasi 15 anni di lavoro”, ha raccontato a BBC Richard Crosby, uno degli ingeneri che ha progettato il network. “FilmOn Network Operation Centre adotta la stessa tecnologia grid e cloud utilizzata dal CERN e dalle agenzie governative. La potenza di elaborazione è sparsa per tutto il globo, piuttosto che su di un singolo server, e possiamo incrementarla in modo dinamico semplicemente aggiungendo nuovi cluster là dove servono”.

Le ambizioni di 111Pix vanno oltre lo streaming su PC. La società europea ha infatti sviluppato una set-top box simile a TiVo capace di connettersi al proprio servizio per mezzo di un’interfaccia web semplificata. FilmOn è inoltre ottimizzato per fare lo streaming dei contenuti online anche verso i dispositivi mobili connessi ad una rete 3G.

L’azienda britannica sta infine pianificando l’integrazione, nel proprio servizio, di un social network attraverso cui gli utenti del portale possano interagire tra loro, votare e commentare i film, e accedere alla lista dei titoli noleggiati da utenti con gusti simili ai propri.

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Pubblicato il
23 dic 2008
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