India, Stati Uniti e Brasile sono le nazioni in cui il WiMax si sta ritagliando uno spazio sempre più rilevante come vettore per la fruizione della banda larga. Il rapporto presentato da Infonetic Research è chiaro: l’estensione del territorio gioca un ruolo fondamentale nella diffusione del fratello maggiore del WiFi, poiché cablare ampie zone scarsamente popolate può non rivelarsi un investimento fruttifero.
Per paesi come gli Stati Uniti dove la distribuzione della popolazione sul territorio non è uniforme, la tecnologia WiMax risulterebbe essere la soluzione più efficace . Proprio per gli States Infonetic Research prevede, a partire dal prossimo anno, una nuovo impulso per lo sviluppo del broadband senza fili, specialmente in zone scarsamente popolate come il Midwest .
L’ India dal canto suo può contare su una base di utenti tra le più estese al mondo su un territorio altrettanto ampio e che sarebbe antieconomico coprire con cavi o fibre ottiche, anche per una potenza emergente come l’ex colonia britannica. Infonetic Research indica per queste ragioni l’India come la migliore opportunità di investimento per chi produce installazioni WiMax e operatori di settore.
Il Brasile presenta in linea di massima le stesse condizioni demografiche degli USA: secondo questa analisi l’utilizzo del WiMax dovrebbe vedere un notevole incremento di utenze , passando dalle 184mila del 2008 ai tredici milioni pronosticati per il 2013.
Cambiando continente, l’Europa centrale risulta anch’essa fra le regioni a più alta concentrazione di WiMax, con circa 20 diversi network operanti. Poco più a est, in Russia, si starebbe ultimando l’attivazione di almeno dieci reti basate sullo standard 802.16 . Inoltre la conformazione geomorfologica e la distribuzione degli abitanti fa sì che l’ex Unione Sovietica si configuri come un test efficace per dimostrare la capacità del WiMax di piallare il digital divide anche in ambienti ostici.
La situazione italiana sembra essere per certi aspetti simile a quella russa: già qualche mese fa il WiMax veniva indicato come una possibile panacea al divario digitale dell’Italia , in cui molti paesi di piccole dimensioni spesso sono tagliati fuori dalla broad band.
Giorgio Pontico