I progressi della nanotecnologia continuano a far parlare di sé : è di queste ore la notizia della nuova “supercolla” messa a punto da ricercatori dell’ Università di Dayton in collaborazione con altri labs statunitensi.
In una nota l’istituto spiega che l’idea del nuovo materiale è derivata dall’osservazione di lucertole e gechi e della loro capacità di scorazzare su muri e soffitti. Proprio come molti altri team di ricerca il gruppo guidato dal professor Liming Dai (nella foto) ha inseguito quella “tecnica naturale” ma a differenza di altri è riuscito a raggiungere risultati di primo piano, che saranno pubblicati proprio in questi giorni da Science .
I ricercatori parlano quindi di un materiale realizzato con nanotubi di carbonio che “per la prima volta crea una forza adesiva” capace di reggere “quasi tre volte più del record precedente, e 10 volte meglio di un geco vero e proprio nel resistere alle forze perpendicolari”.
Secondo gli scienziati il nuovo materiale non solo può incollare in particolare superfici verticali, ma consente uno “scollamento” molto semplice in caso di bisogno. Un esempio che viene fatto è quello di un dispositivo artificiale capace di camminare sui muri senza problemi.
Tra le molte applicazioni possibili la possibilità di collegare in modo nuovo dispositivi diversi, in quanto i nanotubi sono buoni conduttori, ma anche di creare nuove tecnologie in campo aerospaziale. Non a caso alla ricerca ha partecipato anche l’Air Force Research Laboratory del Pentagono.