Una pedalata pensierosa

Una pedalata pensierosa

Le marce della bicicletta ora si cambiano con il pensiero
Le marce della bicicletta ora si cambiano con il pensiero

Ricordate lo skateboard che si muoveva con la forza del pensiero in sviluppo presso i laboratori di Chaotic Moon? Sembra che il filone dei mezzi di locomozione trainati più con la forza della mente che con quella dei muscoli sia di incredibile interesse, a tal punto da spingere due aziende come Toyota e Parlee Cycles , su inziativa di DeepLocal , a collaborare su un progetto per brevettare un nuovo concept di bicicletta.

bici

A differenza dello skate di Chaotic Moon, questa bicicletta ha bisogno ancora dei piedi e delle gambe dell’uomo per muoversi, ma a differenza di tutti i cicloveicoli oggi disponibili, le marce non richiederanno più l’uso della mano per essere cambiate. La bicicletta, infatti, ha la meccanica delle corone collegata ad un sistema di trasduzione degli impulsi elettrici, provenienti da un sistema elettronico di lettura delle onde cerebrali. Questo sistema ha il suo componente fondamentale in un caschetto neuronale, dotato di elettrodi che devono essere appoggiati sul capo del ciclista.

Il funzionamento, poi, è semplice: il ciclista pensa di cambiare marcia, cioè di aumentarla o diminuirla, e il sistema interpreta i segnali cerebrali, realizzando sulla meccanica della bicicletta ciò che il ciclista avrebbe voluto fare.

In realtà, il concept è pensato anche per permettere di cambiare direzione di percorso verso destra o sinistra, usando il solo potere della mente.

Il sistema, poi, si completa con un iPhone montato sul manubrio e una speciale app, sviluppata da DeepLocal, che consente di cambiare le marce con un tocco sullo schermo del melafonino, da cui si possono leggere anche informazioni interessanti come la velocità, lo spazio percorso, la cadenza, la marcia innestata e via discorrendo.

Ovviamente, di per sé questi mezzi di locomozione futuristici non servono a molto, ma sono da considerarsi interessanti esperimenti su come una bicicletta del futuro possa avere un comportamento intelligente. Magari ricordando gli atteggiamenti del ciclista su determinati percorsi e permettendo così di sviluppare un pilota automatico che si occupi da sé di scalare secondo necessità.

(via Slashgear )

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Pubblicato il
30 mar 2012
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