Alcuni ricercatori dell’ Università di Radboud , in Olanda, hanno progettato un sistema in grado di monitorare la temperatura del corpo umano attraverso una pillola da ingerire .
Il sistema, per alcuni aspetti simile ad altri già sperimentati, è stato provato su alcuni volontari tra i partecipanti alla Marcia Annuale dei Quattro Giorni , iniziativa che si tiene a Nijmegen sin dal 1916. Concepita inizialmente come esercitazione militare, la “4 giorni” vede oggi impegnate fino a 40mila persone che percorrono tra i 30 e i 50 chilometri per ogni giorno di partecipazione .
Il sistema di monitoraggio comprende un ricevitore che i volontari portano al seguito in zaini, marsupi o altri alloggiamenti. Raccoglie e accumula ogni dieci secondi nuovi dati dalla pillola basata su tecnologia RFID che il volontario ingoia prima di avviarsi. In caso di pericolo, il sistema avverte con un allarme. Successivamente, i dati vengono trasmessi via Bluetooth ad un cellulare dotato di GPS e questo a sua volta li inoltra, opportunamente georeferenziati, al centro operativo.
L’esperimento ha lo scopo di aiutare i ricercatori a valutare gli eventuali rischi per la salute connessi a simili iniziative. Lo studio ha infatti tratto origine da alcuni incidenti occorsi in passato, in occasione del medesimo evento: nel 2006 – spiega RfidUpdate – due partecipanti vi persero la vita e, nella stessa occasione, 69 persone furono ricoverate per sfinimento o per eccessivi aumenti di temperatura. Queste spiacevoli circostanze hanno stimolato l’Ateneo ad avviare i controlli e ad ottenere i primi risultati: “Secondo l’altezza, il peso e l’età, il sistema avverte il volontario qualora la temperatura dovesse raggiungere valori pericolosi”, dice Martijn Bakkers, manager della divisione Healthcare di Progress Software .
La centralizzazione e la georeferenziazione riescono particolarmente utili qualora chi è in pericolo dovesse perdere i sensi: il sistema ed i suoi operatori possono infatti avvisare chi si trova nelle immediate vicinanze, indicando di prestare soccorso ed evitando così il riproporsi delle spiacevoli circostanze passate.
Marco Valerio Principato