Roma – È una partnership di sapore istituzionale quella siglata ieri da Ministero delle Comunicazioni , Infratel e Telecom Italia . Obiettivo dell’accordo, la progressiva riduzione (e l’eliminazione) del digital divide che attanaglia l’Italia per favorire la diffusione della connettività a banda larga su tutto il territorio nazionale.
Con l’accordo, che potrebbe abbinarsi allo slogan “Più broad band per tutti”, si prevede il varo di un mega-progetto per definire un piano di intervento per portare la banda larga sin tutta Italia e va ad aggiungersi ad alcuni accordi già stretti (o prossimi alla sottoscrizione) con le regioni (come Sardegna , Piemonte ed Emilia Romagna ).
Obiettivi primari dell’intesa sono: programmazione degli interventi in considerazione degli “impegni di infrastrutturazione” che il Ministero guidato da Paolo Gentiloni ha già assunto con le Regioni, ma anche dei piani di investimento previsti dall’azienda; l’ottimizzazione dei tempi di attivazione delle infrastrutture TLC realizzate e degli interventi necessari all’adeguamento delle centrali; la definizione dei requisiti tecnico-economici per l’acquisizione delle infrastrutture di telecomunicazioni (fibra ottica e infrastrutture di posa) da parte dell’incumbent.
Il tutto dovrà essere mirato allo sviluppo e alla realizzazione di un’infrastruttura evoluta ed integrata, senza trascurare l’utilizzo di tecnologie innovative per ridurre tempi e costi. Nella nota diffusa dal ministero, infine, si rende noto che “per monitorare l’attuazione dei contenuti dell’accordo verrà costituito un apposito tavolo di coordinamento tra i diversi soggetti firmatari”.
Gli impegni contro il digital divide sono dunque in aumento, anche da parte delle Istituzioni. Resta da vedere ora in che tempi si prevede la realizzazione degli obiettivi dichiarati, sicuramente applauditi da tutta l’utenza italiana (soprattutto quella emarginata dal broad band).