Etisalat, provider degli Emirati Arabi Uniti, ha ammesso di aver inoculato nei Blackberry dei suoi clienti un software in grado di tracciare e copiare in appositi server messaggi ed email scambiati per mezzo degli smartphone. Nulla di strano secondo i portavoce dell’azienda: si tratterebbe di una normale procedura volta a migliorare il servizio in quelle aree dove è frequente passare dalla rete 2G a quella 3G e viceversa.
La patch inviata all’inizio della settimana include un file denominato Registration.jar , il quale contiene del codice Java che sembra appositamente preparato per intercettare la corrispondenza digitale.
L’aggiornamento del software avrebbe dovuto consentire ai clienti di Etilasat una migliore gestione della batteria, ma i call center dell’ISP arabo sono stati invasi da più di 300 telefonate di utenti insoddisfatti, proprio a causa delle prestazioni delle proprie batterie, sensibilmente calate.
Nigel Gourlay, un programmatore residente in Quatar, intervistato da itp.net ha confermato il fine spionistico della patch rilasciata da Etilasat: “Fa riflettere – spiega Gourlay – il fatto che nessuno è in grado di confermare se il server destinato ad immagazzinare dati sia stato settato correttamente. Credo che questo non sia altro che un sistema progettato dagli operatori della sicurezza e che l’episodio dei Blackberry Etisalat non sia altro che una fase di sperimentazione”. ( G.P. )