In attesa che venga messo in commercio il display aptico dalla forma veramente adattabile, qualcuno prova a portare sui tablet il sistema di lettura e scrittura messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo. Per dare ai non vedenti la possibilità di scrivere digitando testi sulla superficie di vetro.
In passato sono già stati fatti dei tentativi per adattare i segni del Braille alle tastiere fisiche del computer, con risultati altalenanti. La tastiera virtuale, completamente personalizzabile, si adatta molto meglio allo scopo, anche se in questo caso viene a mancare il rilievo percepibile sotto i polpastrelli.
Un team di ricercatori riunito all’Università di Stanford propone ora un’applicazione intelligente per Android che potrebbe risolvere il problema: un’interfaccia dal layout adattabile in cui sono gli stessi tasti a trovare le dita dell’utilizzatore, non il contrario. Chi scrive viene aiutato nel set-up da specifici avvisi sonori e ogni lettera digitata viene anche letta ad alta voce dal programma di scrittura.
I 64 simboli disponibili nell’alfabeto Braille e le varianti dei punti che compongono testi e numeri vengono gestiti con il classico “tap” sullo schermo. L’applicazione entra in funzione soltanto appoggiando otto dita sul display e si resetta sollevando tutte le dita contemporaneamente.
Roberto Pulito