Roma – Del progetto ne ha parlato in queste ore la divisione italiana di Indymedia. L’idea è porre una webcam nelle vie di Bagdad per consentire agli occhi esterni di conoscere almeno un pezzetto di Iraq in un momento così difficile per l’intero paese.
Il singolare progetto è promosso dal sito WebCam in Iraq che in diverse lingue chiede appoggio e supporto per l’iniziativa, in attesa di ottenere il nulla-osta all’installazione della o delle webcam da parte del governo iracheno. E una pagina offre un lungo elenco dei soggetti, enti o privati, che hanno finora deciso di dare una mano al progetto.
Il sito stesso non usa mezzi termini. Il manifesto del progetto si chiama infatti “L’Iraq non è un videogioco” e vi si afferma che la rappresentazione da parte della stampa occidentale della Guerra del Golfo tenne lontano dagli schermi le morti e le distruzioni procurate al paese. “Comunque – afferma il sito – anche se i mass media occidentali non ci mostrano loro immagini è ovvio che gli iracheni non solo esistono ma sono persone proprio come gli americani, gli australiani o gli spagnoli”.
I fautori della webcam “per la pace” continuano affermando: “Questo è il motivo per il quale dovete vederli con i vostri occhi. A Madrid, a Berlino, a Londra, a New York o a Belgrado. Ogni giorno”.