Roma – Potrebbe essere l’affollata ed illuminata ribalta di Sanremo nei giorni del Festival a far conoscere agli italiani le novità normative che si preparano nel sempre acceso calderone del ministro ai Beni culturali Giuliano Urbani , il cui nome come noto è legato alla più contestata legge della Repubblica in materia di Internet.
I rumors in questo senso si accavallano da quando il ministro, nei giorni scorsi, ha rilasciato una intervista al settimanale Chi : nel numero in edicola, una battuta di Urbani descrive infatti la possibilità che proprio in occasione del Festival di Sanremo venga annunciata una nuova normativa antipirati.
L’uscita di Urbani non è casuale, nasce infatti come risposta alle esternazioni che sullo stesso settimanale erano state attribuite a Caterina Caselli , uno dei maggiori produttori musicali in Italia, secondo cui il download via Internet della musica rappresenta un “flagello”. Una tesi che l?imprenditrice non manca di ribadire ormai da lungo tempo. La stessa Caselli aveva peraltro criticato la Legge Urbani ritenendola non sufficientemente severa contro il fenomeno della diffusione in rete di file musicali senza autorizzazione.
In realtà il nuovo provvedimento di Urbani potrebbe riguardare non tanto le dinamiche della rete, come accaduto con la precedente legge, quanto invece il ridimensionamento dell’IVA sui CD, IVA che la Caselli, così come molti altri produttori, da tempo chiede di abbassare: l’attuale livello, 20 per cento, viene infatti considerato la causa principale degli alti prezzi dei compact disc. Prezzi che, secondo molti, inducono poi più facilmente i consumatori a rivolgersi alla rete e alle mille possibilità che offre di scaricare brani gratuitamente.