L’intelligenza artificiale può essere usata per lavorare ma anche per migliorare le condizioni delle scuole. Abbiamo già parlato del futuro di IA e istruzione, cercando di individuare i casi d’uso ideali e l’approccio giusto agli strumenti di ultima generazione. Ebbene, a definire meglio i limiti da rispettare ci pensa l’UNESCO che, giusto nelle ultime ore, ha pubblicato le prime linee guida al mondo per l’istruzione e la ricerca, fornendo indirettamente una tabella di marcia per la regolamentazione dell’IA generativa.
UNESCO per l’IA generativa: linee guida per il futuro
Le linee guida proposte dall’UNESCO cercano di co-progettare gli usi dell’IA tra istruzione e ricerca, esaminando opportunità e sfide, e proponendo i passaggi da seguire per regolamentare l’intelligenza artificiale. Come afferma Audrey Azoulay, UNESCO Director-General, “l’IA generativa può rappresentare un’enorme opportunità per lo sviluppo umano, ma può anche causare danni e pregiudizi. Non può essere integrato nell’istruzione senza l’impegno pubblico e le necessarie garanzie e normative da parte dei governi”. Pertanto, questa guida firmata UNESCO cerca di aiutare policy makers e insegnanti, indirizzando gli studenti e i professionisti verso la strada giusta.
In che modo? Con i sette passaggi chiave seguenti:
- Sviluppare un quadro politico nazionale per l’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Stabilire un quadro normativo per l’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Sviluppare linee guida per l’uso etico dell’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Delineare guidelines per l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Sviluppare linee guida per l’uso sicuro dell’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Proporre linee guida per l’uso trasparente dell’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
- Sviluppare linee guida per l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale nell’istruzione e nella ricerca
Inoltre, l’UNESCO stabilisce anche un limite di età di 13 anni per l’utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale, con gli insegnanti che dovranno scoraggiare l’uso o lo studio della materia prima di tale età, in quanto gli studenti potrebbero infine fare affidamento soltanto su tali tool.