Un'Italia moderna? Il rapporto non convince

Un'Italia moderna? Il rapporto non convince

Il documento sui risultati dell'azione di Governo sul Sistema Integrato delle Comunicazioni ha ricevuto giudizi contrastanti. L'analisi di MDC non è un applauso
Il documento sui risultati dell'azione di Governo sul Sistema Integrato delle Comunicazioni ha ricevuto giudizi contrastanti. L'analisi di MDC non è un applauso


Roma – Sono varie le reazioni suscitate dai contenuti del rapporto Un’Italia moderna , che il Ministero delle Comunicazioni ha pubblicato nei giorni scorsi esponendo numeri e dimensioni del SIC – Sistema Integrato delle Comunicazioni .

Già dalle segnalazioni presenti nei forum di Punto Informatico, si rilevano opinioni di utenti perplessi, se non addirittura indignati. E decisamente critica è la posizione del Movimento Difesa del Cittadino che, tramite il suo presidente Antonio Longo, ha fornito a Punto Informatico il risultato di un’analisi del rapporto, fornendo le proprie valutazioni.

La sensazione di MDC è che si tratti, innanzitutto, di uno “spot elettorale”, più che di una vera e propria panoramica sull’innovazione in Italia: “Basta guardare quanto viene affermato su banda larga, digitale terrestre, SIC, etc”. Aggiungendo che il SIC “è stato giudicato universalmente solo un escamotage per evitare la spedizione di Rete 4 sul satellite, come pure l’incentivazione spinta da denaro pubblico del digitale terrestre”, l’associazione puntualizza che sarebbe stato più opportuno dare un sostegno più consistente ad iniziative volte a diffondere soluzioni per la banda larga, da considerare integrative del “servizio universale” garantito a tutti i cittadini.

MDC ritiene inoltre deludente l’attività svolta finora dal Comitato TV&Minori “perché incapace di evitare trasmissioni a rischio per i minori (tipo wrestling), così pure la qualità della programmazione della tv pubblica è andata via via scadendo fino a limiti insopportabili”. E una critica va anche alle iniziative sul digitale terrestre, “che è ancora molto al di sotto di una programmazione accettabile e interessante, ha completamente disatteso quanto promesso per l’interattività e i servizi pubblici”.

Proprio riguardo al DTT, gravi sarebbero le responsabilità del Ministero, secondo MDC, per quanto riguarda la duplicazione dei decoder: “Per legge si dovrebbe avere un decoder unico per satellitare e digitale terrestre”. E il Movimento conferma pienamente le proprie riserve sullo switch-off , considerando inaccettabili le date per Sardegna e Val d’Aosta.

Non solo spine, ma anche (poche) rose, a commento dell’operato delle Comunicazioni: MDC considera ben svolta l’attività condotta dall’attuale ministro Landolfi sullo sviluppo delle tecnologie WiFi e WiMax.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
1 feb 2006
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