Disastri naturali e inquinamento minacciano di portare gravi danni alla fiorente economia della tecnologia digitale: che si tratti di laptop di alto bordo o hard disk magnetici (HDD), nel prossimo futuro le consegne dovrebbero subire ritardi variamente assortiti a causa della chiusura di impianti produttivi di notevole importanza.
La fornitura di rivestimenti in metallo per il MacBook Air ha subito un duro colpo dopo la chiusura della fabbrica di Catcher Technology , azienda cinese che tra i suoi principali clienti conta appunto Apple e HTC. La fabbrica è stata chiusa dalle autorità di Pechino dopo le lamentele della popolazione locale, preoccupata dal “cattivo odore” fuoriuscito dalle strutture produttive.
Le consegne di componenti per ottobre caleranno del 20%, dice il presidente di Catcher, mentre a novembre si dovrebbe registrare una riduzione nella produzione del 40% in attesa che le autorità controllino l’impianto alla ricerca di eventuali irregolarità e pratiche poco rispettose dell’ambiente.
L’altro importante fattore di impatto sull’industria IT sono le alluvioni in Thailandia, una nazione che fornisce il 60% dei dischi magnetici del mondo ai più grandi produttori del settore (Seagate, Western Digital, Hitachi). WD ha già interrotto la produzione per tenere al sicuro le fabbriche e i suoi 37mila operai, sostanzialmente in attesa che le condizioni ambientali migliorino per riprendere a produrre HDD a ritmi accelerati.
Alfonso Maruccia