L’uomo sulla Luna? Una grande bufala. Anzi, una piccola bufala. Peraltro subito sbugiardata, anche se in parte ha riscritto la storia di questo incredibile evento. Ma la bufala non è relativa tanto all’approdo sulla Luna (no, in questo articolo non parleremo né delle ombre discordanti, né delle doti di Kubrick, né dei criptici messaggi contenuti in Shining), quanto all’incredibile aneddoto che ha trasformato questo storico evento in una piccola grande bugia raccontata a tutti gli italiani. A partire dai 20 milioni che quella sera erano davanti alla tv.
Quella notte, in RAI
La vicenda è ben raccontata da “Il post”, che ha raccolto i dettagli di quanto accaduto durante la diretta con cui la RAI a suo tempo seguì il viaggio dell’Apollo 11 verso la Luna. Ma per capire bene occorre guardare questo video ed ascoltare molto bene quanto accade al momento del presunto allunaggio. I giornalisti interessati sono nella fattispecie due: Tito Stagno, in diretta dagli studi di Via Teulada, e Ruggero Orlando, in diretta dal centro NASA a Houston. Attenzione, in particolare, a cosa succede al minuto 1.59 e poi al minuto 2.06:
“Ha toccato!” esulta Tito Stagno. “No, non ha toccato” replica Ruggero Orlando. I cuori degli italiani hanno iniziato a fibrillare per primi in tutto il mondo, perché mentre in tutto il mondo ancora si attendeva l’allunaggio effettivo, in Italia già era uno scroscio di applausi. Segue un piccolo – educato – battibecco tra i due giornalisti, all’effettiva ricerca della verità. Ma mentre si va cercando la verità (come Giornalismo impone), Stagno si ritaglia pochi secondi per scrivere questo capitolo di storia e metterci la firma:
Per la prima volta un veicolo pilotato dall’uomo ha toccato un altro corpo celeste. Questo è frutto dell’intelligenza, del lavoro, della preparazione scientifica; è frutto della fede dell’uomo. A voi Houston!
La risposta appare dissacrante, ma è semplicemente la verità:
Qui ci sembra che manchino ancora 10 metri
I secondi successivi sono la rincorsa di Stagno a recuperare la propria verità, ma il sorriso del composto pubblico dello studio la dice lunga su quanto accaduto. Eppure ai posteri questo è rimasto: a declamare l’arrivo dell’uomo sulla Luna agli italiani collegati è stato Tito Stagno.
La sua colpa non è stata tanto nell’errore (non era certo messo nelle condizioni di portare avanti un lavoro particolarmente affidabile e il team che aveva a disposizione non era particolarmente pronto per gestire la lunga maratona che la RAI aveva messo in piedi), quanto nella volontà di non ammettere il tutto, dipingendo così una situazione caotica che ha regalato all’Italia due allunaggi nel giro di un solo minuto. Ancora molti anni dopo insegue la propria versione, benché ai tempi del debunking non basti più ripetere una bugia per trasformarla in verità.
Verità dimezzata, insomma, ma doppio applauso: l’Italia accolse così l’evento più importante del secolo.
P.s. No, non faremo menzione dei mille video, articoli e blog che definiscono una bufala l’arrivo dell’uomo sulla Luna. Son passati 50 anni, è il caso di archiviare nell’oblio tutto ciò. Ricordandoci magari in buona fede e con coerenza che l’allunaggio, quello vero, è stato declamato da Ruggero Orlando. Perché questa è verità.