La NASA ha fissato nuovi obiettivi secondo l’indagine decennale sulle scienze planetarie condotta dalle Accademie Nazionali Statunitensi di Scienze, Ingegneria e Medicina. Oltre al pianeta Urano, l’obiettivo sarebbe quello di visitare anche Encelado, satellite naturale di Saturno.
Altre 11 sono le missioni disponibili proposte sul documento, tra cui una diretta verso gli asteroidi Centauri, il pianeta nano Cerere e Titano (Luna di Saturno). La scelta però è ricaduta su Urano, dopo 36 anni dalla missione Voyager 2. La scelta è stata dettata dalla sua somiglianza per massa e caratteristiche con gli altri pianeti presenti fuori dal Sistema Solare finora scoperti.
Urano la prossima tappa della NASA
Nella missione rientrerebbero un orbiter e una sonda, in partenza tra una decade con un razzo commerciale, probabilmente il Falcon Heavy SpaceX. Il viaggio impiegherebbe 13 anni per portare il tutto sul Pianeta, così da poter orbitarci intorno e analizzarne atmosfera, superficie, anelli e lune. Il costo totale di tutto questo si aggirerebbe attorno ai 4,2 miliardi di dollari.
La seconda missione invece sarebbe incentrata su Encelado: questa avrebbe un costo di 4,9 miliardi di dollari e punterebbe a cercare vita lontana dalla Terra: a tutti gli effetti, il satellite di Saturno ospita un oceano di acqua liquida sotto una superficie ghiacciata, con dei pennacchi che partono dal Polo Sud. In questo caso il veicolo che verrebbe utilizzato sarebbe qualcosa di potente come l’SLS, e la partenza sarebbe fissata dopo il 2040.
Le due missioni permetteranno sia di scoprire nuove informazioni su pianeti e corpi celesti del Sistema Solare, ma anche di vedere questi elementi molto simili ad altri scovati fuori dal Sistema Solare, e una conoscenza più approfondita potrebbe aiutare a capire meglio ciò che si trova fuori dal nostro Sistema, lontano dal nostro Sole. Le missioni sono ovviamente previste per i prossimi anni, quindi ci sarà ancora molto da aspettare prima di vedere qualcosa.