Washington – L’Esercito statunitense non ha mai nascosto di far uso dei videogiochi per formare le sue truppe, ma adesso ha deciso di spingersi oltre. Come riporta Wired , è stato creato un vero e proprio dipartimento interno che si occuperà dello sviluppo di wargames più realistici.
TSJonline , uno dei punti di riferimento per la simulazione, ha spiegato che non bisognerà comunque aspettarsi prodotti in stile Halo 3. “Non ho mai visto un videogioco per l’industria dell’intrattenimento che possa sostituire il training”, ha dichiarato il Colonnello Jack Millar, Direttore del Project Office for Gaming (TPO Gaming) per il Training and Doctrine Command (TRADOC).
Di fatto l’obiettivo del TPO Gaming è quello fornire all’Esercito videogiochi e simulazioni dalla grafica 3D. Insomma, “prodotti” che possano coinvolgere di più e consentire una più completa immersività . “La nuova unità, parte del National Simulation Center di Fort Leavenworth, si concentrerà nell’integrazione della grafica avanzata nelle simulazioni militari per soldati e piccole unità”, ha aggiunto Millar. “Penseremo più alla visualizzazione che all’intrattenimento”.
TPO Gaming, inoltre, ha confermato di aver avviato lo sviluppo di un tool kit che consentirà ai soldati di “costruire e personalizzare i propri scenari di allenamento senza aver bisogno di assistenza esterna”. Come ricorda TSJonline, infatti, questo metodo si è già dimostrato vincente fra i Marine, dove ha ottenuto buoni risultati Virtual Battlespace 2 , un adattamento dello shooter Armed Assault . La data di consegna di un nuovo kit, però, è fissata fra il 2010 e il 2015 – un tempo enorme se si considera lo sviluppo tecnologico.
Presto, o tardi, nel kit del buon marmittone non mancherà un videogioco. Magari di una certa qualità, visto il successo dello storico America s Army , che negli ultimi 5 anni è servito per lo più a rafforzare la campagna arruolamenti dell’Esercito.
“Stiamo individuando altri possibili usi, siamo solo all’inizio”, ha dichiarato il Generale di Brigata. Thomas Maffey, Direttore della formazione dell’Esercito presso il Pentagono. “Ci stiamo concentrando sugli shooter in prima persona e i giochi di strategia in tempo reale, ma ci sono altri generi che potrebbero essere potenzialmente utili per il training”.
Dario d’Elia