Se fra i colossi del mondo hi-tech qualcuno rinuncia a collaborare con le istituzioni USA per non mettere le proprie tecnologie a disposizione della macchina bellica (ci viene in mente Google e la sua posizione sui progetti Maven e JEDI), altri non sembrano porsi il problema o quantomeno non prendere in considerazione le proteste che si sollevano anche dall’interno della propria forza lavoro: è il caso di Microsoft, che si è aggiudicata un contratto da 480 milioni di dollari con l’esercito statunitense.
Microsoft e la guerra in realtà aumentata
Il gruppo di Redmond fornirà alla US Army prototipi di dispositivi basati sulla realtà aumentata da impiegare durante le missioni operative (in combattimento) e nelle fasi di addestramento. Il programma prende il nome di Integrated Visual Augmentation System (IVAS) e al bando hanno partecipato altre realtà come Magic Leap (finanziata tra gli altri da bigG), Booz Allen Hamilton, Lockheed Martin e Raytheon. Di seguito la breve dichiarazione affidata da un portavoce di Microsoft alla redazione del sito Bloomberg, a conferma di quali siano le finalità del progetto.
La tecnologia di realtà aumentata fornirà alle truppe maggiori e migliori informazioni in base alle quali prendere decisioni. L’impegno estende la nostra longeva e fidata collaborazione con il Dipartimento della Difesa a questo nuovo territorio.
100.000 HoloLens per US Army
Fra i termini del contratto anche l’opzione per l’acquisto di 100.000 visori HoloLens che, stando a quanto si legge, verrebbero utilizzati al fine di “incrementare la letalità migliorando la capacità di decidere e ingaggiare prima del nemico”. Non si tratterebbe del primo impiego del dispositivo in un contesto di questo genere (sia US Army che l’esercito israeliano l’hanno già fatto), ma per la prima volta si ipotizza un suo uso in un combattimento vero e proprio.
In un video pubblicato nell’aprile scorso con protagonista Alex Kipman di Microsoft, si afferma che l’azienda ha fino ad allora venduto circa 50.000 unità del visore. Un dato utile per capire quanto la sottoscrizione del nuovo contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense potrebbe spingerne e accelerarne lo sviluppo. Va precisato che il gruppo di Redmond si è sempre riferito al suo prodotto parlando di mixed reality e non di realtà aumentata, poiché non costringe chi lo indossa a guardare attraverso il display di uno smartphone o di un tablet, ma consente di visualizzare elementi virtuali sovrapposti direttamente all’intero campo visivo, grazie a un sistema di lenti posizionate a breve distanza dagli occhi.
Ad ogni modo gli HoloLens destinati ai militari USA non saranno gli stessi già in commercio. Nel documento si legge della necessità di integrare alcune modifiche al fine di incrementarne l’efficienza e garantire un adeguato livello di tutela ai soldati: si parla di un sistema per la visione notturna e termica, della misurazione di parametri vitali come il ritmo del respiro, una valutazione dei riflessi e protezioni per le orecchie.