Scongiurare ogni possibile rischio legato a interferenze estere con il processo che a novembre porterà gli elettori d’oltreoceano a scegliere il nuovo Presidente USA, confermando Donald Trump come inquilino della Casa Bianca dopo il suo primo mandato oppure imboccando la via del cambiamento e affidando il paese al suo concorrente democratico. È l’obiettivo degli Stati Uniti, da perseguire attraverso un impegno condiviso da tutte le autorità e agenzie federali.
Stati Uniti: obiettivo proteggere le Presidenziali 2020
I rappresentanti si riuniscono oggi nella Virginia del Nord per definire una strategia comune. Si parla di uno sforzo senza precedenti finalizzato a contrastare iniziative messe a segno mediante cyberattacchi e campagne di disinformazione sostenute da attori operanti dal di fuori dei confini. Tutto questo proprio nel giorno del Super Tuesday che vede 14 stati chiamati a votare per scegliere lo sfidante del tycoon.
L’intelligence USA vuol dunque far tesoro di quanto emerso al tempo delle elezioni 2016, ritenute prese di mira dalla Russia facendo leva anche sulle bacheche dei social network. Gli esperti affermano che da allora sono stati compiuti passi in avanti significativi, ma che è ancora impossibile parlare di un sistema del tutto esente da pecche o vulnerabilità.
Department of Homeland Security, FBI, NSA, e U.S. Cyber Command tutti riuniti presso il CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) di Arlington, in Virginia. La struttura fungerà da hub centrale e collegato ad autorità e amministrazioni locali distribuite in ogni angolo degli Stati Uniti per un’azione coordinata e collettiva. Un comunicato in merito all’iniziativa cita in modo diretto “pesanti conseguenze” per le “realtà straniere” che prenderanno di mira le elezioni.