Il mese scorso Twitter ha annunciato l’adozione di strumenti creati appositamente per contrastare il fenomeno della disinformazione. Una mossa che ha come obiettivo non dichiarato anche quello di tutelare il processo democratico in vista delle elezioni che nel mese di novembre porteranno gli statunitensi a scegliere la loro prossima guida. Nel fine settimana il social network ha contrassegnato il primo post come “contenuto manipolato”.
Trump, Biden e il video manipolato su Twitter
Si tratta di un video condiviso inizialmente da Dan Scavino, social media director della Casa Bianca, successivamente rimbalzato anche dall’account ufficiale di Donald Trump. Il protagonista è Joe Biden, il probabile avversario democratico del tycoon alle urne. Nel filmato lo si vede parlare della rielezione dell’attuale Presidente.
Sleepy Joe💤in St. Louis, Missouri today:
“We can only re-elect @realDonaldTrump.”#KAG2020LandslideVictory🇺🇸 pic.twitter.com/FT4q2MWfcD
— Dan Scavino Jr.🇺🇸🦅 (@DanScavino) March 8, 2020
Come si può vedere nello screenshot qui sotto, il post è accompagnato dall’etichetta “manipulated media”, a testimoniarne la natura alterata. A causa di un bug in via di risoluzione il tag viene mostrato solo a coloro che visualizzano l’elemento all’interno del loro Feed e non raggiungendolo attraverso la ricerca sulla piattaforma.
Restando in tema, la lotta ai deepfake è diventata di recente una priorità per i social network: hanno annunciato iniziative a tal fine sia Twitter sia Facebook, in modo da identificare e limitare per quanto possibile la loro diffusione. Ricordiamo a tal proposito che nei mesi scorsi sulla piattaforma di Mark Zuckerberg è circolato un video alterato con protagonista Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti, una clip appositamente rallentata in modo da farla sembrare come sotto l’effetto di alcol o stupefacenti.