“Ed è stato un vero pioniere della rivoluzione dei personal computer, che non sempre ha ottenuto il riconoscimento che invece gli spettava. Era un grande uomo con un grande senso dell’umorismo, che ha sempre avuto a cuore i suoi collaboratori, noi compresi”. Queste le intense parole con cui i due fondatori di Microsoft, Bill Gates e Paul Allen, hanno ricordato la figura di Henry Edward Roberts , scomparso in Georgia all’età di 68 anni .
Ed Roberts, meglio conosciuto dalla comunità informatica per essere stato l’artefice della nascita di Altair 8800 , uno dei primi microcomputer disponibili sul mercato. Lanciato nel lontano 1975, Altair 8800 era stato sviluppato dalla Micro Instrumentation and Telemetry Systems (MITS), azienda fondata dallo stesso Roberts ad Albuquerque, nel New Mexico.
Come sottolinea la community di Wikipedia, prima dell’ Altair 8800 il termine computer era sinonimo di macchine grandi e costose che potevano permettersi solo le aziende. Poi, il numero del gennaio 1975 della rivista statunitense Popular Electronics aveva dato ufficialmente inizio alla rivoluzione informatica, presentando agli occhi del mondo (e in particolare a quelli di Paul Allen) un microcomputer che, in versione assemblata, costava circa 500 dollari .
Allen si precipitò da Gates, decidendo insieme al collega di creare una piattaforma software per il computer di Roberts. Dopo un incontro a tre, non fu un caso che i primissimi uffici di Microsoft avessero sede proprio ad Albuquerque. “Ed volle darci una possibilità – ha continuato il messaggio di Gates e Allen – due giovani interessati ai computer molto tempo prima che diventassero di uso comune. Gli saremo sempre grati”.
Roberts aveva lasciato il mondo dei computer dopo il lancio di Altair 8800 (curiosità: il nome era stato scelto dalla figlia dopo aver visto una puntata del telefilm Star Trek ), vendendo la MITS. I suoi interessi si erano spostati nel campo della medicina. “Aveva intrapreso un passo di cruciale importanza – ha dichiarato il co-founder di Apple Steve Wozniak – che ha portato a praticamente tutto quello che abbiamo oggi”.
Mauro Vecchio