Washington (USA) – Una cifra agghiacciante: sono 365 dollari a testa ( compresi bambini, mamme e nonni) che saranno necessari per le riparazioni, gli aggiustamenti, gli adeguamenti e gli aggiornamenti dei sistemi degli Stati Uniti per il millennium bug.
Anno2000, secondo un rapporto governativo appena reso pubblico, costerà nel complesso alle casse federali qualcosa come 100 miliardi di dollari. Interessante la reazione del ministero del Commercio che, prendendo atto dello sviluppo accelerato dell’economia statunitense, ha definito questo impatto “qualcosa come una scarpa slacciata per un maratoneta di classe olimpica”.
Secondo il rapporto, infatti, il prodotto interno lordo (9mila miliardi di dollari) non sarà intaccato in modo sostanziale nemmeno dai danni che Anno2000 procurerà all’estero, in paesi strategicamente ed economicamente importanti per gli interessi americani. Qualcuno ha fatto notare che, in fondo, 100 miliardi di dollari non sono che l’equivalente di quanto è posseduto da Bill Gates, il businessman più ricco del mondo.
John Koskinen, il braccio destro di Clinton che si occupa del millennium bug, ha avvertito che ci sono ancora molte aziende che non hanno aggiornato i propri sistemi. “Non solo, ha detto Koskinen, stiamo arrivando al momento in cui è troppo tardi per fare qualcosa”.