Si è parlato di una vittoria importante , oltre che di un significativo precedente in territorio statunitense. Una corte californiana ha recentemente assolto il noto servizio di file hosting RapidShare, stabilendo che quest’ultimo non sia affatto responsabile di certi contenuti caricati dai suoi stessi utenti .
La battaglia legale era iniziata nello scorso anno, quando Perfect 10 – azienda californiana specializzata in vari tipi di contenuti per adulti – accusava RapidShare di aver permesso la condivisione di alcune immagini protette dal copyright . L’azienda a stelle e strisce aveva quindi richiesto che il processo si tenesse in California, mentre i responsabili di RapidShare ne chiedevano lo spostamento in terra tedesca.
Spostamento negato dalla corte statunitense, che ha ora respinto le accuse da parte di Perfect 10 . Il servizio di hosting non può essere ritenuto colpevole dal momento in cui è semplicemente un contenitore, un intermediario . Quindi non responsabile della violazione del diritto d’autore collegato alle immagini su cui Perfect 10 detiene i diritti.
“Per noi si tratta di una pietra miliare – ha spiegato un entusiasta Christian Schmid, founder di RapidShare – perché è una decisione presa negli Stati Uniti. Siamo lieti che la corte californiana non abbia sposato la strana tesi di Perfect 10 , e non vediamo l’ora di dare sempre maggior risalto alla grande differenza che esiste tra RapidShare e tutti quei siti illeciti di file hosting”.
E si tratta effettivamente di una vittoria importante per il sito, dal momento che già un tribunale tedesco aveva recentemente stabilito la sua estraneità alle violazioni del copyright denunciate in aula dalla casa di produzione cinematografica Capelight Pictures . Ma si tratta anche di una decisione che piacerà poco all’anti-pirateria a stelle e strisce, che proprio in questi giorni aveva diramato la speciale lista dei sei siti più pericolosi del P2P . RapidShare è presente.
Mauro Vecchio