Un’agguerrita offensiva legale , lanciata in terra statunitense dai vertici della Authors’ Guild insieme ad una nutrita schiera di autori locali. Nel mirino sono finiti alcuni atenei a stelle e strisce, dalla University of California alla Cornell . Ad un giudice di New York è stato dunque chiesto di bloccare la loro collaborazione con il gigante Google , in modo da frenare il vasto progetto di digitalizzazione in corso di sviluppo mosso dal quartier generale di Mountain View.
Al centro della bufera è così finita HathiTrust , l’organizzazione gestita dalla University of Michigan – tra gli atenei elencati nella causa – per l’archiviazione e la successiva distribuzione delle opere digitalizzate grazie al progetto Google Books. Gli istituti accademici avevano infatti stretto un patto con BigG, garantendole la possibilità di digitalizzare i testi in cambio delle copie elettroniche dei volumi .
Due le obiezioni presentate dalla Authors’ Guild alla corte di New York. Secondo l’accusa, le copie digitali da riversare negli archivi di HathiTrust sarebbero il frutto di una operazione non autorizzata. Gli stessi archivi non verrebbero più controllati dall’ateneo del Michigan. Sempre secondo gli autori a stelle e strisce, la sicurezza degli archivi verrebbe messa a repentaglio, con la possibile fuoriuscita di migliaia di opere protette dal diritto d’autore .
La seconda obiezione è stata sollevata in particolare dai vertici della Australian Society of Authors , che hanno avviato la causa insieme ai loro colleghi statunitensi. Le università a stelle e strisce non avrebbero l’autorità per decidere sulle cosiddette opere orfane , stabilendo se queste ultime debbano essere diffuse liberamente ai vari studenti locali.
Gli autori hanno dunque chiesto al giudice di New York di bloccare la collaborazione tra Google e gli atenei menzionati, evitando ulteriori digitalizzazioni per gli archivi di HathiTrust . La stessa organizzazione dovrebbe chiudere il suo progetto relativo alle opere orfane per mancanza di autorità in materia. Non è stata chiesta la distruzione delle opere, che dovrebbero però essere rimosse dai network delle varie università.
Mauro Vecchio