Dopo tanto dibattere sul National Broadband Plan per la rete statunitense del nuovo secolo , la Federal Communications Commission si appresta a svelare al Congresso e al pubblico i contenuti della misura-quadro per il salto di qualità della banda larga negli USA. La scadenza per la presentazione è fissata per martedì prossimo , e FCC inganna l’attesa con una serie di iniziative volte a raccogliere informazioni e pareri ma anche ad ammonire i provider.
Accanto alle numerose lamentele già espresse dall’agenzia federale in passato, la FCC aggiunge ora anche quella sull’insolita tendenza al rialzo dei prezzi per le sottoscrizioni a servizi broadband. “Quando i prezzi aumentano per tutta l’industria, e quando c’è solo un numero limitato di partecipanti a una partita – dice il commissario della FCC Mignon Clyburn – dobbiamo chiederci se ci sia una qualche significativa competizione nell’ambito del mercato”.
I dubbi sulla possibile volontà degli ISP di fare fronte comune e mantenere i prezzi artificialmente all’insù dovrebbero tramutarsi in un vero e proprio allarme, continua Clyburn, quando i dirigenti degli Internet provider dicono di voler incrementare la velocità delle connessioni solo in zone selezionate in cui si trovano a fronteggiare le offerte della concorrenza .
La FCC preannuncia i possibili, futuri terreni di scontro sulle modalità di business promosse dai provider statunitensi, mentre il presente è dedicato soprattutto a preparare la platea per la presentazione del piano sulla broadband il prossimo 16 marzo.
Gli utenti potranno usare YouTube per proporre e votare le domande da porre al presidente della commissione Julius Genachowski in seguito alla presentazione, mentre la FCC ha approntato una serie di strumenti di test per il controllo della velocità di connessione e la comunicazione di informazioni utili riguardo le reali esigenze di connettività della popolazione.
Alfonso Maruccia