Non ci sono dubbi sul fatto che il lancio di IT-Wallet abbia riacceso i riflettori sull’app IO e, più in generale, sull’impiego dell’identità digitale nel nostro paese. Nel bene e nel male. La funzionalità, a partire dalla scorsa settimana integrata nell’applicazione per i primi 50.000 cittadini, permette di salvare nello smartphone la versione digitale di alcuni documenti (tutti i dettagli nel nostro approfondimento).
Dopo le teorie relative al blocco del bancomat e delle SIM rese virali da chi invoca un sabotaggio del progetto, sta ora prendendo piede quella che chiama in causa il caro vecchio Bill Gates. Era dai tempi del COVID che non ne sentivamo parlare, un po’ ci mancava.
io.italia.it negli Stati Uniti?
I post che si stanno moltiplicando tra le bacheche dei social network e le chat fanno riferimento alla localizzazione geografica dei server su cui è ospitato il sito italia.it
e, più nello specifico, io.italia.it
, la vetrina online interamente dedicata all’app IO.
Un controllo eseguito attraverso strumenti come Site24x7 restituisce il risultato seguente, con un’indicazione specifica che punta alla città di Redmond e allo stato di Washington.
Sapete quale colosso della tecnologia ha lì il suo quartier generale? Esatto, Microsoft. E chi ha co-fondato Microsoft? Di nuovo esatto, Bill Gates. E, poiché 1+1=2
, l’app IO è nelle sua mani, giusto? No, ma questo sembra essere un dettaglio non fondamentale, trascurabile.
Il chiarimento di PagoPA
Sulla questione è intervenuta PagoPA, la società partecipata dallo Stato che ha in gestione il progetto. Lo ha fatto attraverso le pagine di Adnkronos, con un chiarimento da cui riprendiamo i passaggi più significativi.
Anzitutto, non esiste alcuna correlazione tra l’identità digitale e il sito io.italia.it
, di fatto un sottodominio di italia.it
, controllato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e registrato nel 2004. Il registrar indicato è ITnet s.r.l., società con sede nel nostro paese. Il risultato qui sotto è restituito da un semplice Whois.
italia.it
è definito un contenitore
per portali e servizi gestiti da enti diversi, mentre io.italia.it
una vetrina
per l’applicazione dei servizi pubblici. Quest’ultimo è un sito statico, messo online a solo scopo divulgativo, per presentare l’iniziativa e le sue funzionalità.
Tutte le sue componenti informatiche, quelle che si occupano nel concreto della gestione dei dati, sono ospitate sui server dell’infrastruttura Azure situati fisicamente nella Region di Microsoft nel nord Italia, più precisamente a Milano. Discorso simile per ioapp.it
, l’interfaccia Web utile per gestire gli accessi all’app IO e per eseguire altre operazioni, inclusa la cancellazione dei documenti caricati. In questo caso, la localizzazione è europea, ad Amsterdam.
Sempre a Milano si trovano invece le componenti relative alla gestione di Documenti su IO, legate direttamente al sistema IT-Wallet. Detto questo, le informazioni inerenti a patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità non sono comunque salvate sui server in questione.