Una ignota “banda del buco” telematica ha scorrazzato liberamente per i server del NASDAQ durante tutto il 2010 , riuscendo a “piantare” file malevoli ma senza riuscire a rubare alcunché o fare particolari danni al sistema. La rivelazione arriva da NASDAQ OMX Group , la società per azioni che gestisce l’omonimo mercato azionario – il secondo al mondo per capitali scambiati – e che rassicura gli investitori sulla “tenuta” delle misure di sicurezza interne.
I cracker si sarebbero limitati a “guardarsi in giro”, dicono da NASDAQ OMX, colpendo i server che la società dedica alla fornitura di servizi “accessori” alle aziende quotate. Nonostante l’ignoto gruppo di cyber-criminali sia riuscito a raggiungere un centro così importante del potere finanziario statunitense, l’infrastruttura che gestisce gli scambi di azioni per via telematica sarebbe rimasta intatta.
I file malevoli piantati sui server sono stati individuati attraverso i “normali sistemi di monitoraggio di sicurezza” adottati da NASDAQ OMX, e tra i servizi potenzialmente coinvolti c’è l’ appliance web Directors Desk per la “chat” in tempo reale fra CEO e la condivisione di informazioni sulla governance aziendale. Anche in questo caso, dicono ancora quelli di NASDAQ OMX, non sussistono prove sull’eventuale accesso non autorizzato alle informazioni riservate appartenenti a qualcuno dei 5.000 utenti dell’applicazione.
Gli USA considerano il NASDAQ un’infrastruttura nazionale di importanza vitale, dunque non sorprende il coinvolgimento di FBI e servizi segreti nelle indagini sulla breccia informatica. NASDAQ OMX avrebbe posticipato la distribuzione di un comunicato stampa per il pubblico proprio dietro espressa richiesta da parte delle autorità federali.
Anche se il mercato degli scambi non è stato colpito dall’azione, gli effetti della breccia potrebbero farsi comunque sentire sulla diminuzione della fiducia degli investitori e di conseguenza riverberarsi sull’intera economia a stelle e strisce . Vittima della breccia, anche la volontà di crescita di NASDAQ OMX, desiderosa di andare oltre le commissioni sul mercato azionario fornendo servizi accessori alle aziende quotate.
Alfonso Maruccia