C’è chi per giocare decentemente a Call of Duty: Black Ops online farebbe di tutto, persino prendere il controllo di un server commerciale usato a scopi medici. Il fatto è successo nel New Hampshire, dove un sistema appartenente a Seacoast Radiology è stato compromesso apparentemente al solo scopo di hostare le partite in multiplayer al suddetto videogame .
Il server era deputato alla gestione dei dati sensibili appartenenti a più di 230mila pazienti dell’istituto, dicono gli esperti incaricati di indagare sulla breccia. Nomi, numeri dell’assicurazione, codici di diagnosi mediche, indirizzi e altri tipi di informazioni sarebbero potuti finire nelle mani sbagliate se gli hacker non fossero stati mossi dal solo scopo di “rubare” banda per giocare in pace al loro sparatutto preferito.
Tutto quello che gli ignoti scassinatori avrebbero messo in pratica, infatti, è l’impiego della banda passante disponibile per il server a fini videoludici. Nessuna parte dell’ingente archivio medico risulta compromessa , anche se l’istituto ha provveduto ad avvertire i pazienti consigliando loro di tenere sotto controllo i resoconti dei movimenti finanziari per identificare eventuali irregolarità.
La breccia del server di Seacoast è avvenuta il 12 novembre scorso, e stando alle indagini sin qui condotte da ID Experts l’origine dell’incidente andrebbe ricercata in Scandinavia – sempre che gli ignoti succhia-traffico non abbiano camuffato il loro IP prima di attaccare la macchina.
Il server di Seacost è stato preso in ostaggio per avere a disposizione banda da dedicare al multiplayer, conseguentemente era prevedibile che il problema venisse scovato dagli amministratori proprio a partire da una perdita di banda inattesa . Il tempo di “permanenza” degli hacker sul server non è al momento noto, mentre la falla che ha permesso loro di entrare è stata riportata alle autorità federali e locali.
Alfonso Maruccia