Sono tanti, sono arrabbiati, sono equipaggiati di mezzi per coordinarsi in rete. Sono i camionisti indipendenti degli States : sfrecciano sulle highway a bordo di bolidi dalle mille cromature, lamentano prezzi del carburante divenuti intollerabili e stanno organizzando uno sciopero attraverso i social network, attraverso gli strumenti della rete.
L’opera di coordinamento muove dai forum : innumerevoli i thread dedicati all’organizzazione del dissenso, innumerevoli le voci di solidarietà che si levano dalla platea dei netizen americani. La causa dei camionisti indipendenti si dirama anche dai profili di MySpace e di Facebook , rimbalza su Digg e sui blog .
Anche YouTube è affollata di video che inneggiano alla manifestazione del dissenso: i camionisti invitano ad incrociare le braccia, a parcheggiare i bolidi e a non fare alcun tipo di rifornimento di carburante.
I numeri? C’è chi segnala che, nonostante la diffusione virale della protesta, siano ancora troppo bassi per cambiare qualcosa. ( G.B. )
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