Quattro senatori democratici hanno scritto una lettera ad Apple chiedendo di far sparire le applicazioni che consentono agli automobilisti di identificare i posti di blocco della polizia.
La lettera che è stata inviata ai vertici che si occupano dei software per iPhone, nello specifico a Scott Forstall, non contiene i nomi delle applicazioni che dovrebbero essere rese non più disponibili, e si riferisce pertanto a tutti quei servizi che hanno lo scopo di allertare guidatori spericolati e ubriachi che si è vicini ad un posto di blocco. Dunque, a tutte quelle applicazioni che, secondo i senatori, risultano dannose per la sicurezza pubblica .
Tale comunicazione è stata poi inoltrata anche a Google e RIM per far cessare la circolazione di tali applicazioni, oramai utilizzate da un totale di 10 milioni di cittadini statunitensi permettendo ad iPhone, iPad, Blackberry e Android di conoscere in tempo reale dove e quando sono presenti posti di blocco della polizia locale.
“Più di 10mila persone negli USA ogni anno muoiono in incidenti in quanto ubriachi alla guida, e fornire l’accesso agli utenti per le applicazioni che allertano sui posti di blocco è dannoso per la sicurezza pubblica”, secondo la lettera, che è stata firmata dai senatori Harry Reid del Nevada, Charles Schumer di New York, Frank Lautenberg del New Jersey e Tom Udall del New Mexico. “Sappiamo che la vostra azienda condivide il nostro desiderio di porre fine al flagello della guida in stato di ebrezza e pertanto vi invito a rimuovere tali applicazioni dallo store”, continua la lettera scritta dai quattro senatori USA.
“Apprezziamo il fatto che la tecnologia ha permesso a milioni di americani di avere informazioni a portata di mano, ma fornire ai conducenti ubriachi uno strumento gratuito per eludere i punti di controllo mettendo le famiglie e i bambini a rischio, è una questione di interesse pubblico”. “Ci auguriamo – conclude – che accetterete la nostra richiesta di rendere queste applicazioni non disponibili”. La Mela non ha ancora risposto alla lettera dei quattro senatori.
Per i creatori di tali applicazioni lo scopo degli strumenti resi disponibili a milioni di guidatori non sarebbe quello di fornire astuti mezzi per evitare il fermo da parte delle forze dell’ordine. Secondo quanto dichiarato dal CEO e fondatore di PhantomAlert, le applicazioni svolgono un ruolo esattamente identico a quello svolto dai dipartimenti di polizia: informare le persone che ci sono diversi posti di blocco e che dunque, in caso di stato confusionale dovuto all’alcool, potrebbero decidere di prendere un taxi o chiedere ad esempio un passaggio ad un amico.
Raffaella Gargiulo