Negli Stati Uniti si conclude un caso giudiziario che ha fatto parecchio discutere in questi anni, una vicenda che coinvolge il famigerato hacker noto come ” Guccifer ” e responsabile dichiarato di azioni di cracking di altissimo profilo ai danni delle celebrità della politica USA.
Noto all’anagrafe come Marcel Lazar, il 44enne romeno è stato condannato a scontare 52 mesi di prigione in una cella a stelle e strisce, ricompensa amara per un’attività di hacking che si è protratta nel corso degli anni e ha preso di mira 100 diversi account di posta elettronica tra il 2012 e il 2014.
Tra le vittime illustri di Lazar si annoverano pezzi da novanta del calibro dell’ex-Segretario di Stato Colin Powell e membri della famiglia Bush, mentre si deve proprio a lui l’ individuazione del server di posta elettronico privato che tanti grattacapi ha causato e continua a causare a Hillary Clinton nella sua campagna presidenziale.
Lazar è stato arrestato in Romania nel 2014, estradato negli Stati Uniti ed è ora prevedibilmente fuori dalla circolazione, ma la “persona” digitale di Guccifer continua a vivere grazie a un redivivo Guccifer 2.0 responsabile della compromissione dei server del partito democratico USA; in questo caso si parla di intelligence russa , oppure di un lupo solitario con la passione del codice.
Alfonso Maruccia